Lo zenzero la pianta pluriattiva dalla cucina ai farmaci

Lo zenzero
la pianta pluriattiva
dalla cucina ai farmaci
Dott. Piergiulio Rossini
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Le proprietà dello Zenzero
Lo zenzero è un a pianta erbacea propria dell’Asia in particolare dell’india ma
coltivata in tutti i tropici . Il rizoma decorticato sia fresco che essiccato ne costituisce
la droga ,denominata anche ginger . I costituenti riguardano l’olio essenziale ,ricco di
sesquiterpeni , olioresine contenenti il gingerolo ,oli fissi . E’ usato in terapia popolare
come eupeptico,stomachico e carminativo in caso di coliche e flatulenze, con
particolari impieghi in caso di dispepsie prevenzione dei sintomi della cinetosi. Si
registrano controindicazioni o limoti di uso in caso di colelitiasi. Contiene olio
volatile (1 o2%) con canfene e cineolo ,citraleed i sequiterpeni specifici zenziberene,
bisabolene e soprattutto una serie di composti fenolici omologhi a catena alifatica
ossidata variabile detti gingerolo e responsabili del sapore pungente ed anche di
qualche proprietà quale quella antipiastrinica ed ipoglicemizzante. (1)
Lo zenzero ,favorisce l’eliminazione di scorie e tossine promuovendo la
disintossicazione degli organi filtro (fegato intestino e reni), accelera il metabolismo
basale e migliora la digestione favorendo un assorbimento ottimale delle sostanze
contenute nei cibi. Senza dimenticare che questa radice è stimolante e
antiossidante:depurare il fegato e il sistema linfatico, contrasta ristagni,cellulite,adipe
e gonfiori. Inoltre grazie al suo aroma deciso ,lo zenzero è largamente utilizzato nella
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cucina ipocalorica per esaltare il sapore di cibi più scialbi e dimezzare l’uso del sale e
di altri condimenti grassi di uso comune.
Noto da millenni per le sue proprieta salutari nella medicina Ayurvedica, solo di
recente ,grazie ad alkcuni studi scientifici condotti dall’ Institute of Human Nutrition
della Columbia University si afferma che questa spezia è in grado di ridurre lo stimolo
della fame, favorendo un alimentazione più contenuta e a ridotto apporto calorico.
Lo zenzero fa parte dei cosidetti alimenti termogenici , vale a dire quegli alimenti che
per essere assimilati richiedono un grande dispendio di energia da parte
dell’organismo.Il sapore caldo e piccante ha il potere di alzare la temperatura del
corpo accelerando il metabolismo basale. In più purificando il sangue ,è in grado di
ridurre l’assorbimento degli zuccheri , tenendo così sotto controllo i livelli di
glicemia.(2)
Lo zenzero è ricco di diversi minerali benefici come magnesio, ferro, zinco e di
alcune vitamine del gruppo B e di vitamina E. Oltre a questi fondamentali
nutrienti è ricco di alcuni polifenoli essenziali, che garantiscono alla spezia le
tantissime proprietà curative di cui gode. Vediamo ora in dettaglio le sue
caratteristiche nutrizionali per poi capire in dettaglio a cosa serve lo zenzero.
Valori nutrizionali per 100g di zenzero fresco: Acqua 78,89 g kcal 80 Proteine
1,82 g Carboidrati 17,77 g Fibre 2,0 g Grassi 0,75 g Sodio 13 mg Potassio 415
mg Fosforo 34 mg Calcio 16 mg Magnesio 43 mg Ferro 0,6 mg Zinco 0,34 mg
Vitamina C 5 mg Vitamina B2 0,034 mg Vitamina B3 0,75 mg Vitamina B6
0,16 mg Folati 11 µg Vitamina E 0,26 mg Indice glicemico 15 Colesterolo 0 g
(fonte USDA)
Effetto antitumorale
Lo zenzero, e in particolare i gingeroli e gli shogaoli in esso contenuti hanno
dimostrato di avere un effetto anti-proliferativo su diverse linee tumorali.
L’effetto in particolare è stato visto in caso di cancro prostatico,
gastrintestinale, pancreatico ed epatico. Le ricerche hanno anche dimostrato
come gli shogaoli siano in grado di inibire la crescita cellulare e al tempo stesso
di simolare l’apopotosi, ovvero la morte cellulare programmata. Sembrerebbe
inoltre che l’effetto tossico non venga esercitato nei confronti delle cellule
sane. Inoltre, di recente un gruppo di ricercatori del Hormel Institute
(Università del Minnesota) ha messo in evidenza proprietà antitumorali di
questa spezia nei casi di carcinomi del colon-retto: assumere zenzero ogni
giorno infatti, avrebbe una funzione protettiva contro i tumori del colon retto.
Ann Bode, il ricercatore a capo dello studio, ha dichiarato: “alle piante della
famiglia dello zenzero sono attribuiti poteri preventivi e terapeutici, oltre a
un’attività anti-cancro“.
Zenzero contro la nausea
Tra le tante virtù, lo zenzero serve a ridurre la nausea. Grazie alle sue proprietà
infatti, è usato tradizionalmente come digestivo e amaro-tonico. Diversi sono
gli studi che hanno dimostrato una reale efficacia dello zenzero contro la
nausea, in particolare è molto apprezzato in caso di nausea da gravidanza (dove
il consumo di zenzero ha statisticamente diminuito la sensazione di vomito),
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mal d’auto e mal di mare. A tale scopo, un infuso prearato con 5 grammi di
radice di zenzero in 1/2 litro d’acqua o la radice da masticare risulta assai
efficace contro la nausea.
Zenzero per il benessere dello stomaco
Lo zenzero fa bene a tutto l’apparato digerente grazie alle sue proprietà
gastroprotettive ed è molto utile (se utilizzato a basse dosi) anche contro la
gastrite e ulcere intestinali. I principi attivi dello zenzero infatti sono molto
efficaci contro l’Helicobacter pylori, il batterio responsabile proprio delle
ulcere allo stomaco. Inoltre lo zenzero stimola la digestione, combatte la diarrea
e aiuta l’eliminazione dei gas intestinali.
In caso di stati influenzali Stimolante del sistema immunitario lo zenzero è da
millenni utilizzato dalle popolazioni asiatiche per combattere raffreddore e
febbre. È anche un valido aiuto contro tosse e catarro. Grazie alle sue proprietà
antisettiche e antinfiammatorie inoltre, lo zenzero è di grande aiuto anche in
caso di infiammazioni alla gola (faringite, laringite, ecc..).
Proprietà antivirale e antimicrobica dello zenzero
Lo zenzero possiede anche un effetto antivirale e antimicrobico ben
documentato. Il suo consumo può pertanto aiutare in caso di infezioni di vario
genere. Per esempio è stato dimostrato nel 2013 l’effetto dello zenzero in caso
di infezione da virus respiratorio sinciziale umano: lo zenzero fresco (e non
disidratato) è in grado di inibire l’adesione del virus alle cellule umane.
Antinfiammatorio e analgesico
Recenti studi hanno dimostrato che lo zenzero, grazie alle sue spiccate
proprietà antinfiammatorie, allevia il mal di testa, riduce efficacemente i dolori
articolari e muscolari e allevia le infiammazioni di stomaco ed esofago.
Zenzero: alleato del cuore
Il rizoma di zenzero è un buon anticoagulante e come tale contribuisce a
rendere più fluido il sangue e ridurre il rischio di formazione di coauguli.
Inoltre, lo zenzero è alleato del cuore poiché abbassa i livelli di colesterolo. In
particolare, il consumo di zenzero ha evidenziato un miglioramento nei livelli
ematici di colesterolo totale e colesterolo-LDL. Conseguentemente, grazie
anche all’effetto anti-infiammatorio, il consumo di zenzero è in grado di
prevenire la formazione di placche aterosclerotihe e successive patologie
cardiovascolari. Infine, secondo alcuni studi scientifici, lo zenzero diminuisce
la pressione sanguigna in quanto agisce da vasodilatatore e, come abbiamo
appena visto, riduce la coagulazione sanguigna. Utilizzare lo zenzero a scopo
terapeutico: quanto usarne? Per beneficiare delle proprietà dello zenzero si può
utilizzare una tisana, oppure può essere utilizzato sottoforma di polvere (1 gr
circa) da mescolare con un bicchiere di acqua calda. Per fare la tisana allo
zenzero si procede così: tagliate a fette sottili (o piccoli cubetti) circa 10 gr di
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radice fresca privata della pellicina esterna, lasciatela bollire in acqua per 7/8
minuti, spegnete il fuoco e filtrate. In alternativa potete preparare una tisana
con zenzero secco, il procedimento è il medesimo però utilizzatene circa 1
grammo. Una volta preparata la vostra tisana allo zenzero potete gustarla così
com’è o aggiungere a piacere miele e/o succo di limone. Inoltre, lo zenzero lo
si può assumere sotto forma di capsule, estratto liquido o secco da usare
secondo le modalità riportate sulla confezione. A tal proposito, secondo la
commission E, le dosi per ottenere benefici con estratti di zenzero sono:
Estratto fluido 1:1 (g/ml): 0,25-1 ml, tre volte al giorno; Tintura madre 1:5
(g/ml): 1,25-5 ml, tre volte al giorno. Un pezzetto di radice fresca o secca si
può masticare all’occorrenza in caso di dolori intestinali, nausea o crampi allo
stomaco. Generalmente si consiglia di non assumere più di 15/20 grammi di
rizoma fresco o 3/4 gr di radice secca o polvere per evitare l’insorgere di
fastidiosi disturbi intestinali. Infine in commercio vi è anche l’olio essenziale di
zenzero, da diffondere nell’aria o da utilizzare per via cutanea.
Zenzero e diabete di tipo 2
Diverse evidenze sottolineano l’effetto del consumo di zenzero sulla glicemia e
la resistenza insulinica. In particolare in uno studio condotto su 88 partecipanti
il consumo di 3 gr di zenzero al giorno per 8 settimane ha determinato una
riduzione della glicemia del 10%.
Utile contro i dolori mestruali
L’utilizzo dello zenzero durante i primi giorni del ciclo mestruale può
contribuire ad alleviare i dolori connessi al ciclo stesso. Anche in questo caso lo
zenzero ha effetto anti-infiammatorio e secondo gli studi i benefici apportati da
questa pianta sono paragonabili a quelli apportati dai comuni farmaci in uso,
che tuttavia possiedono maggiori effetti collaterali.(3)
Studi farmacologici effettuati
Gli estratti dello zenzero speziato(Zingiber officinale ) sono ricchi di gingerols
e shogaoli, che presentano proprietà antiossidanti, antinfiammatorie,
antifungine, antimicobatteriche e anticarcinogene. Il presente studio ha valutato
gli effetti chemioprotettivi di un estratto di zenzero sul danno al DNA e sullo
sviluppo del cancro alla vescica indotto dalla nitrosammina N‐butil‐N‐(4‐
idrossibutil) (BBN)/N‐metil‐N‐nitrosourea (MNU) nei topi svizzeri maschi. Ai
gruppi G1-G3 è stato somministrato lo 0,05% di BBN in acqua potabile per 18
settimane e quattro iniezioni di i.p. di 30 mg/kg di peso corporeo MNU a 1, 3,
10 e 18 settimane. I gruppi G4 e G5 hanno ricevuto solo i trattamenti BBN o
MNU, rispettivamente, e i gruppi G6 e G7 non sono stati trattati con BBN o
MNU. Inoltre, i gruppi G2, G3 e G6 sono stati alimentati con diete contenenti
rispettivamente 1, 2 e 2% di estratto di zenzero, mentre i gruppi G1, G4, G5 e
G7 sono stati nutriti con dieta basale. Durante l’esperimento sono stati raccolti
campioni di sangue periferico per l’analisi della genotossicità; sangue raccolto 4
ore dopo che ogni dose di MNU è stata utilizzata per l’analisi dei danni al DNA
con il saggio cometa (saggio eseguito su leucociti di tutti i gruppi), mentre i
reticolociti raccolti 24 ore dopo l’ultimo trattamento MNU dei gruppi G5-G7
sono stati utilizzati per il test del micronucleo. Alla fine dell’esperimento, la
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vescica urinaria è stata rimossa, fissata e preparata per le valutazioni
istopatologiche, di proliferazione cellulare e di apoptosi. Lo zenzero di per sé
non era genotossico e non alterò i livelli di danno al DNA indotti dal
trattamento BBN/MNU nel corso dell’esposizione. L’incidenza e la molteplicità
dell’iperplasia semplice e nodulare e del carcinoma cellulare transitorio (TCC)
sono state aumentate dal trattamento BBN/MNU, ma lo zenzero dietetico non
ha avuto alcun effetto significativo su queste risposte. Tuttavia, nel gruppo G2
(gruppo trattato con zenzero BBN/MNU/2%, si è aumentata l’incidenza di TCC
di grado 2. I risultati suggeriscono che l’estratto di zenzero non inibisce lo
sviluppo di tumori della vescica del topo indotti dal BBN.(4)
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L’avvelenamento da piombo è noto per essere associato ad anomalie strutturali
e funzionali di più sistemi di organi del corpo umano. Lo scopo di questa
indagine era quello di studiare gli effetti protettivi renali dell’estratto di zenzero
(Zingiber officinale) nei ratti di tossicità indotta dal piombo. In questo studio il
livello di glutatione renale (GSH), glutatione perossidasi (GPX), glutatione-stransferasi (GST) ed enzimi catalasi sono stati misurati in nitrato di piombo
(300 mg/kg di BW) e nitrato di piombo più estratto di zenzero (150 mg/kg di
BW) trattati con gruppi di ratti rispettivamente per 1 settimana e 3 settimane. Il
livello di glutatione e gli enzimi antiossidanti dipendenti dalla GSH come
glutatione perossidasi, glutatione-s-transferasi e catalasi significativamente (P
< 0,05) sono aumentati nei gruppi di ratti trattati con estratto di zenzero. Inoltre, studi istologici hanno mostrato minori cambiamenti renali nei gruppi di ratti trattati con piombo più estratto di zenzero rispetto a quelli dei gruppi di ratti trattati da soli con piombo. Questi risultati indicano che l'estratto di zenzero ha alleviato gli effetti tossici del piombo migliorando i livelli di glutatione, glutatione perossidasi, glutatione-s-transferasi e catalasi. (5) Quindi ricapitolando lo zenzero non può essere una spezia molto apprezzata culinariamente ma ancor più un valido alleato per la salute umana. 8 Bibliografia 1) Farmacognosia Generale e applicata i farmaci naturali ,A. Bruni edizioni Piccin 1999 Padova 2) Dimagrire con lo zenzero ,Stefania Conrieri edizioni Riza 2014 Milano 3) https://www.viversano.net/alimentazione/mangiare-sano/zenzero-gli-utilizzie-proprieta/ 4)Environ. Mutagen., Ana Lúcia Spinardi ,Noeme Sousa Rocha ,Margherita Maria Fávero Salvadori,Luis Barbisan 2006. © 2006 Wiley‐Liss, Inc 5)Ameliorating activity of ginger (Zingiber officinale) extract against lead induced renal toxicity in male rats,Amarnath Reddy,M Chalamaiah et. Al , J Food Sci Technol . 2014