Il partenio
Il partenio

Il Partenio o Tanacetum parthenium A? una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae diffusa nelle aree del Mediterraneo e della??Europa continentale. La droga A? costituita dai fiori e dalle parti aeree e contiene un olio essenziale, flavonoidi, come la tanetina e lattoni sesquiterpenici dotati del gruppo funzionale I?-metilenebutirrolattone, dei quali il patenolide A? il principale rappresentante.
A tale principio attivo A? attribuita la??attivitA? antinfiammatoria. Il meccanismo da??azione consiste nella??inibizione della sintesi delle prostaglandine, che sembra essere mediata da una??interferenza con la??azione della fosfolipasi A2. All’attivitA? antiflogistica del partenolide contribuirebbe anche un effetto inibitorio della 5-lipossigenasi e della ciclossigenasi, con ridotta sintesi di leucotrieni, soprattutto leucotriene B4, citochine proinfiammatorie, come interleukina 1 e TNF-I?.
Estratti di Partenio inibiscono, inoltre, la secrezione di serotonina da parte delle piastrine, con conseguente blocco della??aggregazione delle stesse.
Il Tanaceto A? considerato principalmente un trattamento preventivo della??emicrania, come dimostrato da numerosi trials clinici.
In uno studio in doppio cieco contro placebo, i pazienti sono stati divisi in due gruppi, uno dei quali riceveva il Partenio e la??altro il placebo per 4 mesi. Successivamente, i pazienti del gruppo 1 ricevevano il trattamento di quelli del gruppo 2 e viceversa per altri 4 mesi. Nel gruppo di trattati rispetto ai controlli si A? riscontrata una riduzione del 24% nel numero e nella severitA? delle crisi di cefalea.Altri studi hanno confermato la??efficacia clinica del Partenio nella profilassi emicranica, con effetti collaterali lievi e transitori.
Una sperimentazione clinica piA? recente ha coinvolto 170 pazienti divisi in due gruppi e trattati per 16 settimane con estratto di Partenio versus placebo. Ne A? risultata una riduzione del numero di attacchi emicranici al mese maggiore nei pazienti trattati che nel gruppo di controllo. Il Partenio ha inoltre mostrato un favorevole rapporto rischio-beneficio.
L’indicazione del fitocomplesso del Tanaceto nella profilassi dell’emicrania A? riconosciuta ufficialmente dalle monografie ESCOP. La pianta A? efficace in particolar modo nel prevenire le emicranie definite vasomotorie, ma la sua azione risulta modesta quando la crisi cefalica A? giA? in atto. Il gruppo funzionale I?-metilenebutirrolattone A? responsabile anche delle proprietA? spasmolitiche di alcuni sesquiterpeni contenuti nel Partenio. Di qui gli effetti esercitati dalla pianta sia sull’apparato ginecologico,A? sia sui vasi sanguigni, attraverso la ridotta contrazione ed eccitabilitA? delle pareti uterine e vascolari.La??impiego del Partenio nella??alleviare i dolori mestruali e premestruali A? anche motivato dal ruolo che hanno le prostaglandine nella??insorgenza dei crampi della muscolatura uterina. Sono state inoltre evidenziate proprietA? ipotensive e antispastiche a livello gastrico.
La??azione antinfiammatoria della pianta ha un buon effetto lenitivo a livello dei dolori articolari, anche se vi sono studi contrastanti. Una sperimentazione clinica controllata, condotta su pazienti affetti da artrite reumatoide, ha escluso che gli estratti di Partenio abbiano significativi effetti benefici.
Un recente studio su cavie ha valutato le proprietA? analgesiche di un estratto di Partenio. Esso A? stato efficace nel ridurre il dolore infiammatorio acuto, articolare e neuropatico, mostrando attivitA? simile a ibuprofene, diclofenac e gabapentin e prospettandosi come una possibile alternativa ai farmaci tradizionali.
Diversi lattoni sesquiterpenici, compreso il partenolide, hanno mostrato attivitA? citotossica verso linee cellulari tumorali umane. Il principio attivo ha operato a livello della replicazione del DNA, inibendo la??incorporazione della timidina. Uno studio piA? recente ha dimostrato la??attivitA? antiproliferativa di un estratto di Partenio su linee cellulari umane di cancro cervicale e polmonare. Il partenolide ha mostrato attivitA? superiore agli altri componenti , come i flavonoidi luteolina e apigenina.