OBESITA’ E CANCRO
OBESITA’ E CANCRO

Care lettrici e cari lettori, BUONE E MERITATE VACANZE.

Spesso parlo di obesità, sovrappeso, diabete, malattie metaboliche legate alla cattiva alimentazione, dei danni che fanno zuccheri e carboidrati in accesso sulla nostra salute e di come ci si dovrebbe comportare per rimanere in salute il più possibile. Oggi voglio parlarvi di un argomento che viene poco trattato, ma di vitale importanza. Il rapporto che c’è tra obesità, sovrappeso e nascita e formazione di un cancro. 

Una delle cause scatenanti il cancro è proprio lo stato di obesità protratto a lungo, essere obesi di lunga data. Vivere nello stato di obesità.

OBESITA’ E CANCRO AL PANCREAS

In un lavoro pubblicato su CANCER DISCOVERY, NEL 2016, I ricercatori hanno scoperto il meccanismo con cui l’obesità aumenta l’infiammazione e la desmoplasia (un accumulo di tessuto connettivo) nella forma più comune di cancro al pancreas.

Nello studio, i ricercatori descrivono come le interazioni tra le cellule di grasso, cellule del sistema immunitario e le cellule del tessuto connettivo nei pazienti obesi stimolino un microambiente che favorisce la progressione del tumore, bloccando la risposta alla chemioterapia. Più della metà dei pazienti con diagnosi di Adenocarcinoma del dotto pancreatico (PDAC) sono in sovrappeso o obesi. 

Il cancro al pancreas è la quarta causa di morte associata al cancro in tutto il mondo, con una sopravvivenza complessiva di 5 anni del 7%. Il rischio di cancro al pancreas è di circa il 50% maggiore per gli individui obesi, in particolare quelli con aumento dell’adiposità o grasso addominale. Anche l’eccesso di peso corporeo peggiora il già triste esito dei pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico (PDAC) aumentando il relativo rischio di mortalità per cancro di oltre 2 volte. La maggior parte dei pazienti con PDAC presenta un eccesso di peso. 

COSA SUCCEDE AL TESSUTO PANCREATICO. 

È stato precedentemente riportato che l’obesità promuove l’infiammazione e l’infiltrazione delle cellule immunitarie nei PDAC, che si associa ad un aumento della crescita del tumore e metastasi. L’accumulo di adipociti associato all’obesità nei PDAC genera un microambiente proinflammatorio e profibrotico, che promuove la progressione del tumore e ostacola l’efficacia della chemioterapia.

PDAC è un cancro caratterizzato da un accumulo di tessuto connettivo, quello che viene denominato matrice extracellulare.

Questa situazione crea un indurimento dei tessuti che comprimono i vasi sanguigni tumorali, causando così una scarsa ed eterogenea perfusione tumorale.

Questi cambiamenti meccanici nella circolazione vascolare creano una formidabile barriera per l’efficacia dei chemioterapici, portando a un peggioramento del trattamento. È importante sottolineare che l’obesità stessa è una condizione prodesmoplastica. 

Pensate alla cellulite o PEFS, pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica. La cellulite è condizionata e aggravata dalla presenza di insufficienza venosa e/o linfatica, ed ha un’evoluzione cronica. Origina da un iniziale edema locale fino alla fibrosi e formazione di micro e macro noduli.

L’ipossia che ne deriva nei vasi sanguigni anormali e la diminuzione del flusso sanguigno a causa del tessuto adiposo bianco, nell’obesità provoca la disfunzione degli adipociti (cellule del tessuto grasso) e il reclutamento delle cellule immunitarie. Quest’ultimo porta alla produzione di citochine, all’infiammazione e infine alla fibrosi.

E siamo sempre al nastro di partenza. Alla base c’è uno stato infiammatorio di basso grado, che se non corretto, porta a situazioni difficilmente sanabili. 

La validità del protocollo dieto terapico NutriSalus nel prevenire certe situazioni e proprio qui. Abbassa lo stato infiammatorio generale, creando un ambiente ideale alle normali funzioni metaboliche.

Dott Angelo De Martino