COSA TI ASPETTI DAL FUTURO, COME IMMAGINI L’EVOLUZIONE DELLA FARMACIA E IL RUOLO PROFESSIONALE NELLA TUA COMUNITA’
La sanità nell’attuale società è rappresentata da più “modelli” ovvero il modello biomedico , quello olistico ed uno comportamentale . Il primo riguarda un approccio della medicina classica dove il medico cura ed il paziente guarisce , il secondo sottintende una presa in carico del paziente anche sotto l’aspetto psicologico e sociale dove il malato è curato anche con le attenzioni di cari o familiari ma soprattutto è il medico stesso che prende in considerazione il paziente considerandolo come un individuo in toto e non come un insieme di organi e tessuti umani caratterizzati da una patologia . Il terzo vede un modello che sfocia in un consequenziale atteggiamento da parte del paziente a favore di un cambiamento di abitudini alimentari , terapeutiche ed in generale di cultura del corpo . Il paziente ammalato chiaramente ha come principale obiettivo quello di guarire poiché la condizione di malattia ha come ripercussione la modifica dell’armonia fisica , sociale e morale . Le patologie dei tempi nostri sono prevalentemente di natura invalidante ( ictus , cancro , diabete , malattie degenerative, della sfera neurologica e cardiovascolare ) ed il paziente è affetto da patologie croniche , è politrattato in un contesto che mette in evidenza il fatto che alla crescita di patologie croniche, invalidanti e degenerative lo vede sempre più anziano , infatti l’allungamento dell’aspettativa di vita per merito della medicina preventiva , del progresso tecnologico in campo medico e farmaceutico con la crescita generalmente delle condizioni economiche e l’aumento di integratori alimentari , hanno fatto in modo da trasformare il nostro paese in un territorio dove risiedono un notevole numero di anziani e giovani/anziani ( 64-75 anni ) . E’ soprattutto nel caso degli anziani tra i sessantaquattro ed i settantacinque anni che si nota un atteggiamento responsabile a favore di analisi e ricerche mediche nel contesto della diagnosi preventiva delle patologie in quella che potremmo definire come un’identità tecno-scientifica . Personalmente immagino che la farmacia futura ed in particolar modo il farmacista , sarà proteso ad integrarsi all’interno del SSN quale operatore del comparto salute esperto in discipline scientifiche quali la medicina preventiva , quella predittiva , la nutrigenomica , l’epigenetica , la cibernetica , le scienze sociali in medicina , le terapie del settore dei farmaci biologici in una mediazione globale che vede questi ambiti veicolati per merito di una precisa e corretta comunicazione scientifica biomedica . In futuro la comunicazione e la scienza andranno a consolidare un proficuo connubio esteso in una coproduzione emblematica che favorirà il coinvolgimento del pubblico con un’effettiva crescita della partecipazione popolare . Dalla concezione tradizionale della comunicazione pubblica ovvero : scienza-media-pubblico si arriverà ad un processo fluido che sarà caratterizzato da un’alternanza del dialogo , della partecipazione del cittadino e di una politica sanitaria protesa a garantire i livelli essenziali di assistenza ( LEA ) . Più comunicazione determina maggiore comprensione che favorisce una crescita di sostegno sociale alla scienza, una maggiore innovazione ed un moderno sviluppo economico . La farmacia del futuro a mio avviso sarà caratterizzata dalla presenza di un numero sempre maggiore di operatori sanitari ( oltre il fisioterapista , l’infermiere , il biologo nutrizionista , lo psicologo ed il fisioterapista ) che andranno a collaborare in maniera complementare al fine di garantire un’efficace ed efficiente offerta socio-assistenziale rappresentando un completo e moderno presidio sanitario . Oggi e nel prossimo futuro il farmacista si colloca quale anello di congiunzione tra la comunicazione ed il settore salute . Una comunicazione per la salute ( ed il farmacista sarà sempre più protagonista in tal senso ) a mio avviso dovrà essere sempre più estesa , affidabile , comprensibile , equilibrata , accurata ed accessibile . Estesa ovvero dev’esserci l’obiettivo di riuscire a raggiungere la più ampia fetta di popolazione che svolge il ruolo di destinataria , affidabile perché il contenuto divulgato deve provenire da una fonte autorevole e credibile , comprensibile da parte del destinatario , equilibrata nel senso che ammette la coesistenza di più interpretazioni di un tema socio sanitario , ma soprattutto la comunicazione per la salute dovrà essere sempre più accurata ovvero senza errori o spropositi ed infine accessibile e cioè che sia consentito un facile accesso da parte del destinatario . Lo scenario futuro del settore farmaceutico a mio avviso andrà a garantire oltretutto un livello sempre maggiore in tema di etica e deontologia professionale con una progressiva crescita della farmacia quale presidio sanitario a favore di offerte tecniche altamente professionali nel settore delle scienze cliniche . La professione farmaceutica ha subìto una consistente rimodulazione soprattutto negli ultimi vent’anni e contemporaneamente il farmacista è diventato ( sempre più ) punto di riferimento quale professionista del farmaco evoluto a dottore della salute nel già citato nuovo scenario biomedico-olistico-comportamentale . Il nefasto periodo del Covid-19 ha scardinato i paradigmi di erogazione del bene farmaco con un diverso approccio comunicativo ovvero quello del collegamento da remoto e non più solo in presenza . Tale aspetto , pur tuttavia è tutt’oggi presente nel lavoro quotidiano del farmacista , visto e considerato che i medici di medicina generale continuano ( oltre all’efficiente lavoro di studio ) ad inviare le ricette tramite email o direttamente sul dispositivo mobile e quindi il cliente/paziente si interfaccia in presenza ma con il beneficio dei rinnovati servizi garantiti e veicolati dalla telemedicina . Il D.Lgs.153/2009 ha istituito la cosiddetta “farmacia dei servizi” che ha modificato l’aspetto dell’attuale servizio farmaceutico in un moderno ed armonico comparto salute proteso verso l’assistenza domiciliare integrata ed un piano assistenziale individualizzato . Nel prossimo futuro la farmacia sarà sempre più insostituibile poiché al laboratorio galenico , al consiglio al banco del farmacista esperto in tema di farmacoepidemiologia integrata oltre alle altre succitate discipline , si svilupperà un approccio proteso ad allontanare il diffondersi delle fake news in un più attento monitoraggio della corretta divulgazione scientifica . La farmacia sarà sempre più presente nel web e nei canali social al fine di poter raggiungere un numero sempre più vasto di potenziali clienti/pazienti . Il comparto sanità e la farmacia in particolar modo, sono permeate da un flusso di informazioni volte a sviluppare una sanità medi@ta il cui target si configura in un contesto sociale che si palesa in ambiti volti a traghettare l’informazione medico-scientifica e la divulgazione sanitaria per mezzo e per merito della telemedicina che si proietta (sempre più) verso il metaverso mediatico e tecnico scientifico . La scienza veicolata dai media , in genere si allinea ad un target ed equilibrio etico e morale ma il contesto sociale è generalmente sottoposto ad una fagocitosi da parte della tecnologia e della scienza spesso fuse in una nuova tecnoscienza, termine coniato dal sociologo ed antropologo Bruno Latour. In campo tecnico-scientifico la cosiddetta risposta tecnocratica si basa su una visione specifica dei rapporti tra esperti , politici e cittadini e sostanzialmente sono due i cardini di tale visione: 1) Cittadini e politici versano in uno stato di “deficit” di disinformazione 2) Questa disinformazione è fortemente alimentata da una copertura mediatica inadeguata e sensazionalistica nella tecnoscienza , a questa si aggiunge una scarsa preparazione scientifica da parte delle istituzioni e del mondo della cultura ed una disattenzione nei confronti della ricerca scientifica , tutto ciò aumenta la paura irrazionale spingendo a guardare con sospetto la ricerca e le innovazioni tecnologiche tra cui gli ogm , l’energia nucleare , la medicina predittiva , le cellule staminali etc . Le sfide future sono tante ed impegnative ma certamente stimolanti e , alla classica “presa in carico del paziente” e “aderenza alla terapia” si diffonderà in maniera prepotente la cultura della prevenzione in una nuova e moderna dimensione ovvero quella della salute erogata in rete . A mio avviso , il farmacista in futuro andrà a collocarsi in un ambito che gli garantirà il ruolo di “fulcro” con un’inevitabile cooperazione con un numero sempre maggiore di operatori sanitari in una fitta maglia di percorsi comunicativi il cui obiettivo si andrà a caratterizzare in un’esaustiva cura efficiente ma soprattutto moderna e digitale . Oggi la farmacia garantisce ( fra molte ) varie offerte in ambito delle autoanalisi di carattere generale e preliminare come ad esempio la glicemia , il profilo lipidico , il PSA , l’emocromo , l’esame urine , la raccolta dei campioni delle feci al fine di diagnosticare il tumore del colon-retto e molte altre . Oltre ciò esistono anche quelle offerte professionali in ambito delle prestazioni di servizi di secondo livello quali la spirometria , l’holter cardiaco e pressorio , l’elettrocardiogramma , la polisonnografia ed il teleconsulto dermatologico ma l’orizzonte nel comparto salute e specificatamente in quello farmaceutico , dal mio punto di vista , vedrà il farmacista sempre più preparato in tema di educazione sanitaria con mirati programmi di farmacovigilanza . La farmacia del futuro , a mio avviso , andrà a garantire una migliore accessibilità al bene farmaco in linea con le moderne strategie per il cambiamento e l’innovazione del settore sanitario , una crescente digitalizzazione in ambito della cosiddetta intelligenza artificiale con l’impiego di nuove app utili al farmacista e ( contemporaneamente ad un aumentato livello di consulenza sanitaria ) campagne di sensibilizzazione al fine di offrire esami di screening preliminari coerenti con una rinnovata assistenza collaborativa della farmacia quale point care specializzato .
Filippo d’Alfonso