ASMA ED ALLERGIE : TERAPIA

ASMA ED ALLERGIE : TERAPIA

(Dr. Sacripanti Corrado, Farmacista)

In questo articolo, vogliamo descrivere come effettuare una terapia omeopatica dell’asma e delle allergie correlate.

Asma (definizione GINA). L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree
nella quale sono coinvolti linfociti, eosinofili e mastociti. Negli individui predisposti, tale
infiammazione provoca episodi ricorrenti di respiro sibilante, oppressione toracica e tosse,
specialmente la notte e/o il mattino. Questi sintomi sono associati ad ostruzione bronchiale
diffusa e variabile che è comunque reversibile spontaneamente o in seguito a trattamento.
L’infiammazione è associata anche ad incremento della reattività bronchiale a vari stimoli.
• Asma allergica. E’ la definizione di base per l’asma mediata da meccanismi immunologici.
Quando sia confermata la presenza di un meccanismo IgE mediato, si raccomanda di usare il
termine asma IgE mediata. Le IgE possono dare inizio alla reazione immediata e tardiva.
Comunque, come succede in altre malattie allergiche, la componente mediata dalle cellule T è
preminente nella fase tardiva e ritardata dell’asma. A seconda della durata dei sintomi, l’asma
viene definita intermittente o persistente.
• Asma non allergica. Questo termine si riserva alle forme di asma a meccanismo non
immunologico. Si raccomanda di non utilizzare più i vecchi termini di estrinseca, intrinseca,
esogena ed endogena per distinguere i sottogruppi di asma allergica e non allergica.
• Rinocongiuntivite. Il termine di rinocongiuntivite allergica definisce le reazioni di
ipersensibilità immuno-mediate a livello della mucosa nasale e congiuntivale. Nella
maggioranza dei casi è di tipo IgE mediata. In base alla durata dei sintomi, la
rinocongiuntivite viene distinta in persistente o intermittente.
• Dermatite. Con questo termine generico si raggruppano le infiammazioni localizzate della
cute. Quello che è conosciuto col nome di eczema/dermatite atopica non è un’unica malattia,
ma piuttosto un’associazione di disturbi con alcune caratteristiche in comune. Eczema è un
termine più appropriato. Quel sottogruppo che si associa ad asma o rinocongiuntivite (eczema
in soggetto atopico) dovrebbe essere chiamato eczema atopico. Il contatto con sostanze
chimiche a basso peso molecolare può evocare una reazione in cui predominano i linfociti
Th1 definita dermatite da contatto allergica. La varietà non allergica può essere descritta
anche coi termini di irritativa o tossica.

L’asma non è necessariamente una malattia allergica: mediamente lo è solo nel 50% dei casi.

La patologia allergica negli ultimi 50 anni ha avuto un drammatico aumento di incidenza. Si stima che oggi tra il 20% e 30% della popolazione dei paesi industrializzati ne soffra. In questi ultimi tempi anche le allergie alimentari sono notevolmente cresciute.
L’allergia è una reazione anormale e specifica dell’organismo che avviene in caso di contatto con sostanze estranee (allergeniche) che nella maggior parte delle persone di norma non generano disturbi.
Si può definire anche una risposta immunologica esagerata che determina danni infiammatori a vari livelli.
In primis a livello delle mucose che vengono in contatto con gli allergeni, successivamente a livello degli organi interni corrispondenti.

L’allergia può essere cellulo o anticorpo-mediata. Nella maggioranza dei casi, gli anticorpi
responsabili della reazione allergica sono di tipo IgE. Nei casi in cui agisce tale meccanismo,
si parlerà quindi di Allergia IgE-mediata. Non sempre una reazione IgE mediata si verifica nei
soggetti atopici. Nell’allergia non-IgE-mediata gli anticorpi coinvolti possono essere del tipo
IgG, come per esempio nell’anafilassi da destano o nell’ormai rara malattia da siero,
precedentemente definita come di tipo III. Nell’aspergillosi broncopolmonare allergica
intervengono contemporaneamente sia le IgE che le IgG. Per contro, la dermatite allergica da
contatto è sostenuta da un meccanismo cellulo-mediato.
Per prima cosa bisogna considerare che l’eziologia della patologia allergica è plurifattoriale. Esiste in alcuni soggetti una predisposizione genetica (la probabilità di sviluppare una allergia quando nessuno dei genitori è allergico è pari al 15%, la percentuale sale al 50% se uno dei genitori è allergico ed arriva all’80% se entrambi sono allergici) ma questo non è sufficiente per scatenare un fenomeno allergico. E’ necessario che il soggetto sia esposto agli allergeni ambientali e in questi ultimi anni l’ambiente si è “imbibito” di allergeni, pensiamo alla moquette, all’inquinamento ambientale, a cibi sempre più raffinati, ecc. Infine, la causa oggi ritenuta essere forse la più importante per lo sviluppo di un allergia, è l’alterazione dell’equilibrio del Sistema Immunitario.

– fig.1 –

Come si sviluppa un’allergia ?

Ecco cosa avviene quando una persona che possiede un sistema immunitario sensibile si espone a un allergene:

1 . Il corpo comincia a produrre anticorpi specifici (vedi fig.1), chiamati immunoglobine di tipo E (lgE), per combattere gli allergeni (attraverso meccanismi differenti quali la neutralizzazione). Ovviamente l’incremento delle IgE è una caratteristica delle allergie respiratorie, anche se a volte non vi è corrispondenza tra i livelli delle IgE specifiche e totali e la gravità dei sintomi.

– fig.2 –

2 . Gli anticorpi legati all’antigene si fissano alle cellule conosciute come mastociti. I mastociti sono presenti in gran numero nelle vie respiratorie e nel tratto gastrointestinale, punti in cui gli allergeni cercano di entrare nel corpo.
3 . Questa seconda fase porta alla liberazione di molecole contenute nei mastociti e che sono responsabili della maggior parte dei sintomi allergici (come la liberazione dell’istamina), causando , per esempio, naso chiuso o occhi arrossati.
Se l’allergene si trova nell’aria la reazione allergica si svilupperà a livello di occhi, naso o polmoni. Se, invece, l’allergene viene ingerito la reazione allergica si manifesterà nella bocca o nel tratto gastrointestinale. Infine, quando l’allergene entra in contatto con la pelle, si avranno reazioni dermatologiche come per esempio gli eczemi.
Le reazioni allergiche in alcuni casi possono anche andare oltre le reazioni classiche fin qui descritte: in questi casi si parla di allergia generalizzata, che può causare un abbassamento della pressione sanguigna fino a portare nei casi più gravi a una perdita di coscienza. Questo tipo di allergia grave è conosciuto come anafilassi e richiede quasi sempre un trattamento di urgenza, dal momento che può mettere in pericolo la vita (per esempio, le persone gravemente allergiche alle punture d’ape devono portare sempre con sé un’iniezione a base di adrenalina).

Citochine a basse dosi nell’asma bronchiale

Come è noto l’asma, al pari di altre allergopatie, è dovuta ad uno squilibrio del sistema citochinico che regola la relazione fra linfociti Th1 e Th2 e, più propriamente, ad una esasperata risposta Th2 con incremento della interleuchina 4 (IL-4) e riduzione di gamma interferone e di interleuchina 12 (IL-12). I soggetti allergici, infatti, anche geneticamente ( fenotipo allergico) possiedono in quantità rilevante i linfociti Th2 in grado di produrre citochine favorenti la produzione di IgE. In effetti la patologia allergica può essere interpretata come l’espressione di un’alterazione della cosiddetta “bilancia immunitaria”. Nel caso della malattia allergica, le cellule immunitarie protettive chiamate Th2 ( linfociti T helper 2 ) sono “iper-espresse”, cioè lavorano in eccesso rispetto ad un’altra famiglia di cellule immunitarie proinfiammatorie chiamata Th1 ( linfociti T helper 1 ).

– fig.3 –
E’ questa caratteristica alterazione del sistema immunitario dei soggetti allergici la causa profonda della loro malattia: come si dice in immunologia, è lo “switch Th1/Th2” il vero “peccato originale” delle allergie, lo squilibrio tra queste due famiglie di linfociti.

– fig.4 –

Sebbene tutti gli specialisti concordino che la somministrazione di adatte citochine è il miglior trattamento dell’asma, le stesse sono poco impiegate per i considerevoli effetti collaterali.
Due di queste interleuchine, in particolare IL-12 e interferone-gamma hanno la capacità di ridurre la funzione dei linfociti Th2 e la produzione, da parte di questi, di sostanze capaci di innescare la cascata di eventi fisiopatologici che portano alla manifestazione della sintomatologia allergica.
Questi percorsi ezio-patogenetici sono conosciuti da tempo dagli allergologi e dagli immunologi, ma l’applicazione clinica di queste conoscenze si è da sempre arenata contro lo scoglio degli effetti collaterali che le interleuchine “antiallergiche”, IL-12 e interferone, mostrano (quando impiegate ad alti dosaggi, quelli normalmente utilizzati fino ad oggi). In questo lavoro si sono impiegati bassi dosaggi (in apparenza privi di azione farmacologica) di IL-12 e gamma-interferone, verificando una riduzione della broncoreattività in topi asmatici, sensibilizzati verso ovoalbumina ed esposti alla proteina allergenica per via aerosolica, prima e dopo il trattamento low-dose.

Lo studio, condotto presso il Dipartimento di Morfologia Umana dell’Università degli Studi di Milano, pubblicato alla fine del 2009, presenta come elemento maggiormente innovativo la particolare tecnica farmaceutica denominata SKA (Sequential Kinetic Activation), standardizzata dai laboratori di ricerca GUNA per la preparazione dei rimedi omeopatici, con la quale sono state attivate le soluzioni low-dose di interleuchine. Le soluzioni si sono mostrate terapeuticamente efficaci senza presentare alcun effetto collaterale.
L’attività anti-asmatica è stata confermata dall’analisi istologica dei polmoni e dalla conta degli eosinofili nel liquido di lavaggio bronco-alveolare. Lo studio, pubblicato sulla rivista Pulmonary Pharmacology & Therapeutics, ha quindi dimostrato in un modello animale (topi), gli effetti terapeutici di bassissimi dosaggi di interleuchine. I bassi dosaggi utilizzati nello studio hanno mostrato gli identici effetti degli alti dosaggi nel ridurre le condizioni di iper-reattività bronchiale, nel ristabilire i normali livelli di attività dei linfociti Th2, nel ridurre drasticamente la sintomatologia clinica.
Considerando che l’asma è per definizione una malattia ad andamento cronico in cui i soggetti conservano per tutta la vita la predisposizione ad ammalarsi e, a tutt’oggi, non esistono cure mediche in grado di guarirla in modo certo e definitivo,si comprende lo straordinario valore di questa ricerca.

Rimedi omeopatici di base

Ci sono diversi rimedi omeopatici che, se usati correttamente, possono risolvere le crisi asmatiche e le allergopatie. L’importante è individuare la sede primaria dell’allergia per poter intervenire in modo corretto.

Aconitum napellus 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Attacchi di soffocamento accompagnati da ansia, sensazione di angoscia che blocca la respirazione, tosse violenta e improvvisa, ritenzione di urina, soprattutto intorno a mezzanotte.
Ammonium carbonicum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Soggetto corpulento con scarsa capacità di reazione.
Antimonium tartaricum 5CH: 5 granuli3 volte al dì. Vi è dispnea, pallore, sonnolenza con difficoltà di espettorazione.
Aralia racemosa 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Attacchi di tosse spastica a mezzanotte o poco dopo che ci si è messi a letto, dopo un breve sonno, nella prima parte della nottata. Starnutazione alla minima corrente d’aria. Emissione di muco salato e caldo al mattino.
Arsenicum album 6CH: 1 granulo ogni 10 min. Dispnea che peggiora tra mezzanotte e le 3 del mattino, ove raggiunge il suo picco. Soggetto debole, pallido, freddoloso, ansioso e agitato, con sudore freddo al capo. E’ possibile un’alternanza tra asma e dermatosi.
Blatta orientalis 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Asma causata da allergia alle polveri, specie in soggetto corpulento, che si aggrava con il tempo piovoso.
Bromum 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Asma dei marinai, che cioè migliora in riva al mare, accompagnata da tosse secca. Soggetti stanchi, apatici, biondi, grassi, linfatici. Aggravamento prima di mezzanotte e in ambienti caldi.
Bryonia 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Con senso di oppressione e fitte al torace, soprattutto al lato dx. Aggravamento con il movimento.
Camphora 4CH: 3 granuli ogni ora. Asma con dolori alla regione precordiale (zona anteriore del torace all’altezza del cuore).
Cuprum metallicum 4CH: 3 granuli da ogni ora a ogni 3 ore. Con tosse fino a soffocamento in soggetto che durante gli attacchi presenta volto ed estremità cianotiche, corpo freddo. Migliora con l’assunzione di bevande fredde.
Formica rufa (o Acidum formicum) 5CH: 1 granulo ogni 10-15 min. Anche con rinite allergica (febbre da fieno).
Galphimia glauca 6 CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Si adopera sia come cura che come prevenzione.
Iodum 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Dispnea e tosse con espettorato striato di sangue, solletico al torace. Soggetto magro e debole.
Ipeca (o Ipecacuana) 4CH: 3 granuli ogni ora. Asma con dispnea, tosse, senso di soffocamento, grande accumulo di muco nei bronchi, nausea, vomito che può contenere tracce di sangue. Soprattutto per soggetti robusti. Aggravamento con il movimento. Periodico che ritorna dopo un anno. Utile anche per bronchite, laringite, tosse e pertosse.
Kalium carbonicum 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Asma in soggetti con tessuti molli e facili ad ingrassare. Dolore localizzato alla base del polmone dx, che migliora stando seduti e chinando la testa verso le ginocchia. Aggravamento tra le 3 e le 4 del mattino e al minimo sforzo. Palpitazioni ed espettorazione difficile.
Lachesis 9CH: 3 granuli 2 volte al dì. Con frequente desiderio di tirare un sospiro (il rimedio è denominato la “signora dei sospiri”). Asma in menopausa, con palpitazioni. La parte sx è più colpita di quella dx. Non si sopportano abiti stretti, soprattutto cinture e intorno al collo. Miglioramento con il movimento. Aggravamento con la pressione e al mattino, al risveglio.
Lobelia inflata 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Con rantoli ed espettorazione difficile o impossibile, ipotermia, ansia, sensazione di costrizione al petto, bisogno irresistibile di tossire, sintomi gastrici e senso di debolezza all’epigastro. Peggioramento al mattino. Ogni movimento rapido causa dispnea e soffocamento.
Moschus 4CH: 3 granuli ogni 3 ore. Asma con attacchi violenti e sensazione che aria fredda venga soffiata addosso, sul torace.
Natrum sulphuricum 9-15CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Asma dei bambini scatenate o peggiorate dall’umidità, tra le 4 e le 5 del mattino, vicino al mare o a corsi d’acqua o con tempo umido. Fitte alla base del polmone sx. Periodico.
Nux vomica 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Asma in soggetti con problemi gastrici.
Polygala 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Asma dopo aver preso freddo. Bronchite e asma degli anziani.
Psorinum 9CH: 5 granuli una volta al dì. Soprattutto in soggetto psorico.
Pulsatilla 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Con sensazione di indolenzimento e di pressione al torace, specie in soggetto tubercolinico.
Sambucus nigra 5CH: 3 granuli ogni 15 min. Con tosse laringea accompagnata da abbondante sudorazione e lacrimazione.
Sulphur 9CH: 5 granuli una volta al dì. Asma con sensazione che il corpo sia accaldato. Il soggetto vuole tenere le finestre aperte anche d’inverno. E’ possibile un’alternanza tra asma ed eruzione cutanea.

Oligoterapia

Ci sembra opportuno suggerire questa terapia, in quanto molto utile anche nella prevenzione delle allergie stagionali.

Il termine oligoterapia nacque negli anni ’30 dalle ricerche del medico francese Ménetrier, e indica un metodo basato sulla somministrazione di oligoelementi a dosi piccolissime, dell’ordine del milionesimo di grammo.
Le moderne condizioni di vita, l’inquinamento alimentare e atmosferico, inattivano gli oligoelementi naturalmente presenti nell’organismo, bloccando la loro attività enzimatica: occorre quindi introdurre dall’esterno questi biocatalizzatori in modo da riattivare le naturali difese dell’organismo.
Gli oligoelementi sono fattori essenziali per la “vita”.Infatti molti minerali, talvolta presenti solamente in “tracce” nell’organismo, sono potenti “catalizzatori” cioè sostanze innescanti reazioni chimiche organiche che sarebbero impossibili (o molto lente) in caso di loro assenza.

Ulteriori ricerche compiute nei campi della biologia, della biochimica e della medicina, hanno individuato nell’uomo alcuni “terreni” costituzionali chiamati “diatesi”, cioè una tendenza ad ammalarsi in differenti apparati del corpo (comprendendo anche comportamenti o disturbi psicologici) “normalmente” non collegabili tra loro.

Le diatesi sono cinque e vengono collegate ai minerali (oligoelementi) che somministrati singolarmente o in associazione tra loro modificano la predisposizione a certe malattie e influenzano positivamente l’evolutività o il decorso di queste quando si presentano.

L’ASMA DI TIPO ALLERGICO (O ESTRINSECA). L’Asma estrinseca si ha quando gli allergeni esterni sono noti (pollini, acari, spore, polveri, batteri, muffe, fumo, ecc.) quindi positivi i test cutanei ed inizia in età giovanile presentando una frequente storia familiare di allergie multiple.
Questa affezione può avere diversi gradi a seconda della sua gravità: da una forma asintomatica di lieve entità, fino a forme molto gravi e ad un vero e proprio stato di male asmatico con sintomatologia di notevole entità, attività fisica ridotta al minimo e gravi alterazioni della funzionalità respiratoria.
E’ riferibile alla prima diatesi denominata “allergica – artritica” oppure del “manganese”.
Vediamo allora in breve questa diatesi descrivendo alcuni dei sintomi o le malattie che possono coesistere oppure pre-esistere all’asma.

Comportamento fisico: stanchezza mattutina oppure a riposo, miglioramento generale con attività fisica, euforia serale con difficoltà ad addormentarsi.
Comportamento psicologico: passionalità, frettolosità, impazienza, irritabilità, instabilità emotiva.
Disturbi allergici: eczemi e orticaria di tipo allergico, allergie alimentari, riniti stagionali, emicranie improvvise spesso collegabili a disturbi digestivi, asma allergica molte volte notturna..
Apparato cardiovascolare: pressione bassa mal tollerata oppure alta ma instabile, palpitazioni, tachicardie, dolori sternali fugaci e spesso collegabili a stati emotivi.
Apparato osseo articolare: dolori muscolari oppure articolari diffusi e periodici che si spostano da una parte all’altra del corpo.
Apparato gastrointestinale: turbe digestive, gastroduodeniti, ulcere duodenali, coliti spastiche.
Apparato genitale: dolori mestruali (dismenorrea), con mestruazioni frequenti, fibromi.
Annessi cutanei: unghie fragili, caduta dei capelli.
Per tali problemi l’oligoelemento di base che è il Manganese, associato a degli altri complementari che sono lo Zolfo e lo Iodio.

L’ASMA INTRINSECA (NON ALLERGICA). L’Asma intrinseca si ha quando gli allergeni esterni sono ignoti ed i test di sensibilità cutanea sono negativi. Inizia in età adulta o senile ed è di tipo più o meno continuo.
Vediamo come l’oligoterapia descrive questo tipo di diatesi, denominata “distonica” o del “manganese – cobalto”.

Comportamento fisico: stanchezza progressiva nella giornata avvertita soprattutto alle gambe, sonno difficoltoso e poco riposante.
Comportamento psicologico: ansietà cronica, iperemotività, malinconia e talvolta depressione, nervosismo, tendenza ad ingigantire gli avvenimenti.
Apparato respiratorio: tosse nervosa, asma non legata ad allergie.
Apparato cardiovascolare: oppressione toracica, frequente pressione del sangue alta, fischi auricolari (acufeni), vertigini, varici, gonfiore alle caviglie, formicolii (parestesie) alle mani, mal di testa pulsanti (cefalee vasomotorie).
Apparato osseo articolare: artrosi con dolori periodici, nevriti, osteoporosi.
Apparato gastrointestinale: spasmi allo stomaco, gastriti, disturbi biliari, meteorismo, coliti.
Apparato genitale: pre-menopausa precoce, indifferenza sessuale, episodi di impotenza.
Il rimedio di base, l’oligoelemento principale è il Manganese-Cobalto, da usare con i complementari Cobalto, Magnesio, Potassio e Litio.

L’oligoterapia non cura solo i sintomi causati dall’asma (a tal proposito peraltro esistono indicazioni di specifici minerali) ma cerca di riequilibrare il “terreno” che, secondo questa medicina, la predispone. La terapia consisterà nel far assumere per qualche tempo al malato, dopo un’attenta valutazione diagnostica, uno o più minerali considerati carenti, sotto forma di compresse (o di soluzioni liquide) insieme a precise indicazioni dietetiche.

Terapia omotossicologica

Come abbiamo visto sopra, molti sono i rimedi omeopatici utili nel trattamento della patologia asmatica e allergica.
Ad ogni buon conto è importante individuare la sede primaria dell’allergia per stabilire una giusta terapia.
In proposito, non bisogna considerare le allergie solo in fase “reattiva”, ma anche in quella “impregnativa” secondo la omotossicologia. E’ a questa fase che occorre prestare attenzione per un intervento curativo completo.

PAZIENTE DEBILITATO PAZIENTE
IN EQUILIBRIO ECOSISTEMA
INTEGRO ECOSISTEMA
ALTERATO
ALLERGIA
SECONDARIA
( IMPREGNATIVA )
ALLERGIA
PRIMARIA
( REATTIVA)

Una terapia omotossicologica può essere sviluppata in queste fasi:

1) Terapia del danno eziologico:

Individuazione del nosode o del rimedio omeopatico causa del fatto in oggetto
Somministrazione dell’allergene omeopatizzato, per annullare l’iper-risposta

Ad esempio, se il motivo principale è di tipo PSICHICO, il farmaco va scelto in base alle caratteristiche da questo punto di vista.
• Delusioni sentimentali : Acidum Phosphoricum
• Dispiaceri, lutti : Ignatia Amara
• Rabbia, iper-eccitazione : Nux Vomica
• Rapporti difficili con gli altri : Lycopodium Clavatum
• Ansia : Calcium Carbonicum
• Gelosia : Lachesis Mutus
• Vessazioni : Staphisagria
• Problemi finanziari, lavoro : Aurum
Se il danno è dovuto a problemi FISICI
• Freddo intenso : Aconitum Napellus
• Bagni freddi : Physostigma
• Esiti da tonsillectomia : Streptococcinum
• Da soppressioni allopatiche : Zincum

Se il danno è causato da una PATOLOGIA ben definita:
• Morbillo : Morbillinum (nosode)
• Parotite : Parotitis (“)
• Vaccinazione vaiolo : Vaccininum (“)
• Pertosse : Pertossinum (“)
• Malattie infantili in età adulta : Carcinosinum(“)

Il nosode va scelto anche secondo la sintomatologia del caso oltre alla diagnosi.

2) Terapia del danno connettivale che determina la risposta anomala. Si effettua una desensibilizzazione aspecifica. Di norma è un’alterazione del meccanismo che regola la risposta istaminica. Il farmaco principale di questa fase è l’Acidum Formicicum (l’acido formico naturale di Formica rufa).

3) Si individua la modalità reattiva del momento, somministrando al paziente un rimedio che possa alleviare i sintomi attuali, senza considerare, a questo punto, tutta la storia clinica. Molto spesso questo farmaco è correlato con quello della fase 1.

4) Si usa un farmaco complesso per attivare a più livelli l’organo emuntore. Quindi si effettua un drenaggio epatico, pancreatico, biliare o renale.

5) Per il resto della terapia si usano farmaci per decongestionare gli organi bersaglio ( cute, mucose intestinali, naso, bronchi, etc.)

6) Terapia di stimolo del sistema immunitario, considerando che l’allergia è sempre un danno, una alterazione del sistema immunitario.

7) Desensibilizzazione specifica in base alle indagini di laboratorio.
Allergia alle graminacee, alle composite, alle crucifere, agli acari, ai peli di animale, etc.etc.

C’è da sottolineare il fatto che l’omeopatia classica, l’omotossicologia, l’oligoterapia, hanno una enorme funzione anche nella terapia di prevenzione dell’asma e delle allergie.

Questi non sono consigli medici, ma solo informazioni relative ai risultati di ricerche e studi effettuati dal sottoscritto durante la frequenza di questa scuola. Per qualunque problema è necessario rivolgersi al proprio medico , magari esperto in omeopatia !

Studi e ricerche

New Study Suggests Asthma Could Have a Natural Fix ! – by Dr. Mercola Apr. 06/2010
Researchers have discovered that African American children with asthma in metropolitan Washington, DC, are significantly more likely to have low levels of vitamin D (bassi livelli di Vitamina D) than healthy children.
This study supports recent research that suggests vitamin D plays a greater role in the body than just keeping bones healthy. Vitamin D deficiency has been recently linked to a variety of non-bone related diseases including depression, autoimmune disorders, and now asthma.
The research team found that 86 percent of the children in the study with asthma had insufficient levels of vitamin D, while only 19 percent of non-asthmatics had these low levels.
Only 5 to 37 percent of American infants meet the standard for vitamin D set by the American Academy of Pediatrics.
Although breast milk is the perfect food in every other way, it’s often low in vitamin D. Since humans originated in equatorial areas with year-round sunshine, babies in the distant past wouldn’t have needed to get vitamin D from breast milk. Many mothers also are vitamin D-deficient. Based on these facts, researchers now recommend that most babies should take a daily vitamin D supplement, reports USA Today.
In addition, Mothering Magazine offers several tips on how natural medicine can strengthen immune function to prevent asthma attacks.
Oriental medicine and Chinese herbs have the ability to directly strengthen immune function. The disadvantage of herbs is their bad taste, and the most effective strategy for children is to mix liquid extracts of herbs with juice to improve their taste.
A licensed acupuncturist experienced in the treatment of children can assess an individual child’s needs and prescribe an herbal formula to relieve congestion and build immune function.
Massaging specific points on your child’s body during asthmatic episodes helps to relieve cough, induce relaxation, and decrease wheezing. The techniques fall into two categories: pressing on acupuncture points and massage of acupuncture channels. Both are simple, straightforward, and require no training.
For more details, please see the full article in Mothering Magazine.
Sources:
Mothering Magazine March 2010
Eurekalert March 19, 2010
USA Today March 22, 2010

L’Omeopatia cura il 70% dei malati cronici di asma ed eczema
Un nuovo studio, condotto dall’ospedale pubblico di Bristol, UK (Bristol Homeopatic Hospital) ha rivelato che l’Omeopatia ha aiutato il 70% di pazienti afflitti da malattie croniche quali asma ed eczema.
Lo studio, durato 6 anni, è stato condotto su 6.500 pazienti. Nello studio, l’89% di pazienti al di sotto dei 16 anni affetti da asma ha riscontrato un netto miglioramento dovuto alle cure omeopatiche, mentre nella stessa età di riferimento il 68% di pazienti con eczema ha trovato giovamento dai trattamenti omeopatici.
Solo alcuni mesi fa un altro studio, condotto da ricercatori svizzeri, aveva invece concluso che i trattamenti omeopatici non erano risultati migliori di un trattamento placebo.
Fonte: News Todav Bristol / 23 novembre 2005

Omeopatia e omotossicologia
Diversi studi hanno indagato l’effetto dell’omeopatia sulle malattie allergiche e sull’asma. Due studi sull’asma allergico (12, 13) hanno mostrato la superiorità della terapia omeopatica rispetto al placebo.
Altri studi sono giunti a conclusioni diverse o comunque non definitive (14). Il problema è che l’approccio delle medicine non convenzionali male si adatta al criterio di verifica utilizzato dalla scienza moderna. Non si può semplicemente confrontare l’effetto di un farmaco con una pianta o con un rimedio omeopatico. Dietro la prescrizione di un farmaco non convenzionale c’è spesso un approccio con il paziente decisamente più ampio, più complesso e più completo rispetto a quello proposto dalla medicina accademica. Un approccio che abbraccia aspetti che apparentemente hanno poco a che fare con la malattia in sé.

L’omeopatia è risultata efficace nella terapia, ma soprattutto nella prevenzione dell’asma. In particolare, trovo alcuni farmaci omotossicologici estremamente affidabili, che se ben utilizzati riducono enormemente il riscorso a farmaci di sintesi, non sempre privi di effetti collaterali. Su uno di questi è stato anche condotto uno studio (15).

Asma e vitamine
A livello dell’apparato respiratorio , la vitamina C gioca un ruolo molto importante, proteggendo le mucose dai danni ossidativi, sia di origine esterna che interna. Gli studi mostrano che i pazienti asmatici hanno livelli di vitamina C nel sangue più bassi rispetto alla popolazione generale (16) e che una supplementazione di questa vitamina può essere molto benefica . Per altro, la vitamina C, soprattutto ad alti dosaggi, esercita una certa azione antistaminica (17).

Altri studi mostrano che anche la carenza di vitamina D potrebbe giocare un possibile ruolo nell’asma e nelle allergie in generale (18).
In particolare nei bambini la carenza di vitamina D è stata associata ad un maggiore rischio di attacchi gravi di asma (19).

Bibliografia
1) Mukherjee, Venkatesan Kumar, Acorus calamus:Scientific Validation of Ayurvedic Tradition from Natural Resources, Pharmaceutical Biology, Volume 45, Issue 8 October 2007 , pages 651 – 666.
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3) Gupta I., Gupta V. et al Effects of Boswellia serrata gum resin in patients with bronchial asthma: results of a double-blind, placebo-controlled, 6-week clinical study.Eur J Med Res. 1998 Nov 17;3(11):511-4.
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9) Ruan Lian-ying A Study on the Clinical Effects of Psychotherapy on Asthma in Children (Department of pediatrics,Xingtai People’s Hospital,Xingtai,Hebei Province, 054031,China. Chinese Journal of Misdiagnostics 2002
10) Khateeb Z.Effectiveness of psychotherapy in asthma: meta-analysis Acta Psychiatr Belg. 1995 Jan-Feb;95(1):25-43.
11) Böttcher HF, Kroemer G. Z Gesamte. Concomitant psychotherapy treatment of bronchial asthma Inn Med. 1988 Jan 15;43(2):43-6.
12) Campbell J.H. et al L’omeopatia ha effetto placebo? Studio clinico controllato dell’immunoterapia omeopatica nell’asma atopica Am. Rev. resp. Dis., 1990, 141: A24; Citato da AA VV Omeopatia Gli studi scientifici che ne provano l’efficacia Guna Ed. 2002.
13) Really D et al. Le prove sperimentali dell’efficacia dell’omeopatia sono riproducibili ? Lancet, 1994, 344:1601-1606. Citato da AA VV Omeopatia Gli studi scientifici che ne provano l’efficacia Guna Ed. 2002.
14) R.W McCarneya, T.J Lassersonb, K Lindec, B Brinkhausd An overview of two Cochrane systematic reviews of complementary treatments for chronic asthma: acupuncture and homeopathy. Volume 98, Issue 8, Pages 687-696 (August 2004)15) Matusiewicz R. Efficacia di engystol in casi di asma bronchiale sotto terapia con corticosteroidi. Citato da AA VV Omeopatia Gli studi scientifici che ne provano l’efficacia Guna Ed. 2002.
16) Raida I. Harik-Khan, Denis C. Muller and Robert A Serum Vitamin Levels and the Risk of Asthma in Children. American Journal of Epidemiology Volume159, Issue 4, Pp. 351-357.
17) Johnston CS, Martin LJ, Cai XJ Antihistamine effect of
supplemental ascorbic acid and neutrophil chemotaxis. Am Coll Nutr. 1992 Apr;11(2):172-6.
18) : Brehm J M , Serum Vitamin D Levels and Markers of Severity of Childhood Asthma in Costa Rica American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine .Volume 179, Pages 765-771
Tratto da: dottorperuginibilli.it

• Homeopathy in allergies – additional information 100502
Additional information for homeopaths
The following information is not necessarily important to present to the public/media. It has however been added to provide homeopaths with more information, in case any further details are requested by journalists or by the public. Additional questions may be directed to ECCH by e-mailing homeopat@email.com
Homeopathy trials NOT showing a positive effect
A number of publications with Aabel as the main author may be found. These trials were unable to identify a positive effect of remedies made of potentised pollen (isopathy) when compared to placebo in the treatment of patients suffering from hay fever. It was later found that the remedies that had been used in this trial were made of the bark and NOT the pollen of birch trees. This information has never been made publicly available and these trials are included in literature reviews and meta-analyses which argue that homeopathy does not have an effect over placebo.
Results from 27 studies of homeopathy in allergy
The clinical studies on the effectiveness of homeopathy in respiratory allergy (18 randomized trials and 9 observational studies) are described. Evidence demonstrates that in some conditions homeopathy shows significant promise, e.g. Galphimia glauca (low dilutions/potencies) in allergic oculorhinitis, classical individualized homeopathy in otitis and possibly in asthma and allergic complaints, and a few low-potency homeopathic complexes in sinusitis and rhinoconjunctivitis. A general weakness of evidence derives from lack of independent confirmation of reported trials and from presence of conflicting results, as in case of homeopathic immunotherapy and of classical homeopathy for URTI.
Authors conclude that “there is an efficacy/effectiveness paradox … with a weak evidence in favour of homeopathy when studies are done in randomized and double-blind conditions, but yet there is documented effectiveness in equivalence studies comparing homeopathy and conventional medicine and documented usefulness in general practice. And “… the therapy is useful when applied in open practice and produces substantial effects, even in patients with chronic diseases.”
Total of 27 studies with 2411 patients
24 studies on patients with allergy (11 of these on allergy and asthma, and/or allergic asthma)
2155 patients with allergy. 1182 patients with asthma.
Positive results in 22 of 27 studies, with 1937 patients (of 2411 > 80 %)
No effect found in 4 studies (total 401 patients)
One study on homeopathy in hayfever showed worse result in homeopathy group compared to placebo
18 randomised studies including 1506 patients
9 observational studies including 905 patients. All obervational studies showed positive effect of homeopathy in allergy and/or asthma.
3 studies with a total of 394 patients comparing homeopathy to conventional care showed that homeopathy was at least as effective as conventional care (two studies showed better outcomes, one equivalent)
Reference:
Bellavite P, Ortolani R, Pontarollo F, Piasere V, Benato G, Conforti A. Immunology and homeopathy. 4. Clinical studies – part 2. Evidence-based Complementary and Alternative Medicine: eCam, 3(4), 397-409, 2006.
SOME PUBLICATIONS INCLUDED IN BELLAVITE ET AL. 2006
Reproduced positive results in RCTs in allergy patients
Reilly and colleagues have conducted a series of trials in patients with hay fever, asthma and perennial rhinitis. Patients were given skin tests and remedies were chosen on the basis of reactivity. This design allows individualisation whilst avoiding the issues of case-taking and the effect that this has on the process. The results demonstrate a significant difference between the placebo and homeopathic groups which is reproducible. (NB! Strictly speaking these are trials of isopathy.)
References:
Anon. Reilly’s challenge (editorial). Lancet, 344, 1585, 1994.
Reilly DT, Taylor MA. Potent placebo or potency? A proposed study model with initial findings using homoeopathically prepared pollens in hay fever as a model. British Homoeopathic Journal, 74, 65-75, 1985.
Reilly DT, Taylor MA, Campbell J, Beattie N, McSharry C, Aitchison T, Carter R, Stevenson R. Is evidence for homoeopathy reproducible? Lancet, 334, 1601-1606, 1994.
Reilly DT, Taylor MA, McSharry C, Aitchison T. Is homoeopathy a placebo response? Controlled trial of homoeopathic potency, with pollen in hay fever as a model. Lancet, ii: 881-886, 1986.
Taylor MA, Reilly D, Llewellyn-Jones RH, McSharry C, Aitchison T, Lancaster T, Vickers A. Randomised controlled trial of homeopathy versus placebo in perennial allergic rhinitis with overview of four trial series. British Medical Journal, 321: 471-476, 2000.
Homeopathy versus conventional treatment in respiratory tract disease – 82.6 % improvement
In an outcome study, 30 practitioners in four countries enrolled 500 consecutive patients with at least one of three complaints: upper respiratory tract complaints including allergies; lower respiratory tract complaints including allergies; or ear complaints. Of 456 patients, 281 received homeopathy and 175 conventional treatment. The primary outcome criterion was response to treatment, defined as cured or major improvement after 14 days of treatment. Results showed a response rate of 82.6% in the homeopathy group compared to 67.3% in the group receiving conventional medicine. The authors concluded that homeopathy appeared to be at least as effective as conventional treatment of patients with the three conditions studied.
Reference:
Riley D, Fischer M, Singh B, Haidvogl M, Heger M. Homeopathy and conventional medicine: an outcomes study comparing effectiveness in a primary care setting. J Altern Complement Med, 7, 149–159, 2001.
Homeopathy gives improvement in 87.6 % of allergy-patients
Observational study of 147 patients suffering from ear, nose and throat allergies, or allergic asthma. All were treated with individualised and constitutional homeopathy and assessed by global evaluation. The success rate was 87.6 %. Of 105 patients with allergies in ear, nose and throat 103 improves, two showed no improvement, no patients deteriorated. Of 42 patients suffering from pulmonary allergies 37 improved, two aggravated and three showed change.
Reference:
Colin P. Homeopathy and respiratory allergies: a series of 147 cases. Homeopathy, 95, 68–72, 2006.
Significant effect of homeopathy in 40 allergy patients
Isopathy: HMPs prepared from common allergens: tree, grass, weed
4-week, double-blind clinical trial, homeopathy vs placebo, during allergy season
40 participants diagnosed with moderate to severe allergy
Significant improvement from baseline to 4 weeks in homeopathy compared to placebo group (p<0.05). No adverse effects reported. Homeopathy patients showed significant positive changes in the four week trial compared to placebo (p<0.05). No adverse effects were found. Results were measured considering both symptoms and quality of life (rhinoconjunctivitis quality-of-life questionnaire (RQLQ), functional quality of life using the Medical Outcomes Study Short Form-36 (MOS SF-36), and the work productivity and activity impairment (WPAI) questionnaire). Reference: Kim LS, Riedlinger JE, Baldwin CM, Hilli L, Khalsa SV, Messer SA, Waters RF. Treatment of seasonal allergic rhinitis using homeopathic preparation of common allergens in the Southwest region of the US: a randomized, controlled clinical trial. Ann Pharmacother, 39, 617–24, 2005. Cochrane review on homeopathy in asthma shows variable results Review of effects of homeopathy in chronic stable asthma. Three trials with a total of 154 patients. Placebo-controlled, double-blind, but of variable quality. Trial 1: Reduced severity of symptoms in homeopathy group compared to placebo. Trial 2: Improved function measures and medication in homeopathy group compared to placebo. Trial 3: Improvement in both homeopathy and placebo group, no group difference. Reference: Linde K, Jobst KA. Homeopathy for chronic asthma. Cochrane Database Syst Rev (2): CD000353, 2000. Cross-sectional 351 adults with allergies including hay fever, asthma, atopic eczema, food hypersensitivity. 26.5 % use alternative medicine because of their allergies. The group of users is, compared to non-users: significantly younger, better educated and motivated by the assumption of few side-effects, by a wish to try everything, by unsatisfying results from conventional therapy. Users had more experience with conventional therapy than non-users (94.6 % vs 63.6 %). CAM therapies used were: homeopathy 35.3 %, autologous blood injection 28.1 %, acupuncture 16.6 %, bioresonance 10.0 %. Users scored the results of CAM as very good 28.6 % or rather good 53.8 %. Schäfer T, Riehle A, Wichmann HE, Ring J. Alternative medicine in allergies – prevalence, patterns o fuse, and costs. Allergy 2002, 57: 694-700. Placebo RCT Isopathy: HMPs prepared from common allergens: tree, grass, weed 4-week, double-blind clinical trial, homeopathy vs placebo, during allergy season 40 participants diagnosed with moderate to severe allergy Significant improvement from baseline to 4 weeks in homeopathy compared to placebo group (p<0.05). No adverse effects reported. Kim LS, Riedlinger JE, Baldwin CM, Hilli L, Khalsa SV, Messer SA, Waters RF. Treatment of seasonal allergic rhinitis using homeopathic preparation of common allergens in the southwest region of the US: a randomized, controlled clinical trial. Ann Pharmacother. 2005 Apr;39(4):617-24. Epub 2005 Mar 1. SOME PUBLICATIONS NOT INCLUDED IN BELLAVITE ET AL. Allergy and RTI studies: six out of seven in favour of homeopathy Results were found in favour of homeopathy in 20 of 22 systematic reviews on the effect of homeopathic high-potencies on cells or living organisms. For upper respiratory tract infections (RTI) and allergies six out of seven studies were in favour of homeopathy. The authors of this article concluded that the effectiveness of homeopathy can be supported by clinical evidence and treatment is safe. The article has been published by authors who took part of the Program for Evaluation of Complementary Medicine (PEK), the same program which in August 2005 resulted in the publication of an article by Shang et al, where the conclusion was that the effect of homeopathy is placebo. Reference: Bornhöft G, Wolf U, von Ammon K, Righetti M, Maxion-Bergemann S, Baumgartner S, Thurneysen A, Matthiessen PF. Effectiveness, safety and cost-effectiveness of homeopathy in general practice – summarized health technology assessment. Forsch Komplementärmed, 13(suppl 2), 19-29, 2006. Hypersensitivity illness (allergies) – homeopathy at least as effective as conventional treatment Where most patients who were treated by medical doctors experienced an aggravation of their symptoms when stopping conventional drugs, only 1/3 of patients in the homeopathy group experienced such an aggravation (P = 0.002). Only one patient on conventional treatment experienced improvement of symptoms after stopping medication, compared to improvement in 2/3 of homeopathy patients. Patients in the homeopathy group reported a larger improvement in their general state of health, with 57% improving, compared to 24% in the conventional group (difference P = 0.004). Homeopathy patients also experienced more positive change in their psychological state (P<0.0001). For quality of life 53% in the homeopathy group improved, compared to 15 % in the conventional group. Reference: Launsø L, Kimby CK, Henningsen I, Fønnebø V. An exploratory retrospective study of people suffering from hypersensitivity illness who attend medical or classical homeopathic treatment. Homeopathy, 95, 73-80, 2006. Quality of life Prospective, open, non-comparative study 74 patients screened, 46 met study eligibility criteria. Patients 14-68 years. Treated by 7 homeopaths. Assessment of the effect of homeopathic treatment with Rhino-conjunctivitis Quality of Life Questionnaire (RQLQ). Completed at baseline and after 3 and 4 weeks of homeopathic treatment. RQLQ score at baseline 3.40 (+/- 0.98), 3 weeks 1.97 (+/- 1.32), 4 weeks 1.6 (+/- 1.28) (P=0.0001). Goossens M, Laekeman G, Aertgeerts B, Buntinx F, Dandois M, Scheepers L, Smout JL, van Wassenhoven M, Linmans J, Doeuvre E. Evaluation of the quality of life after individualized homeopathic treatment for seasonal allergic rhinitis. A prospective, open, non-comparative study. Homeopathy 2009, 98: 11-16. Riferimenti 1. Bellavite P, R Ortolani, Pontarollo F, V Piasere, Benato G, Conforti A. Immunologia e omeopatia. 4. Gli studi clinici-parte 2. Evidence-based Complementary and Alternative Medicine: eCAM. 2006, 3 (4) :397-409. [ Testo integrale ] Fonti : • http://www.lesionicutaneecroniche.it/PDF/BIBLIOTECA/ALTERNATIVE/LA%20RICERCA%20IN%20OMEOPATIA.pdf • http://www.fiamo.it/pdf/ricercaom.pdf • http://www.guna.it • http://www.omeopatia.org/download/tesi_giovanni_benato_rassegna_degli_studi_clinici_in_omeopatia.pdf • Appunti presi durante il biennio 2009/2010 e 2010/2011 della Scuola di Omeopatia della SMB Italia di Ancona.