LABIRINTITE: I SINTOMI E LE CAUSE
Labirintite è un termine vago che letteralmente indicherebbe un’infiammazione del labirinto (organo che controlla l’equilibrio) ma che non corrisponde a nessuna entità clinica patologica. Spesso si parla di labirintite alludendo in realtà alla neurite. Meglio parlare di vertigini intese come “vedere tutto intorno a sè che ruota” oppure “sentirsi ruotare come in un’onda”. Tali episodi possono essere improvvisi e invalidanti, magari accompagnati da acufeni e fischi alle orecchie.
Si tratta di patologie abbastanza diffuse, in particolar modo nel sesso femminile e in persone tra i 30 e i 60 anni, ma possono interessare tutte le età. Quali sono i sintomi della neurite? E come si cura? Vertigini, acufeni e nausea: i sintomi della vertigine periferica Innanzitutto in base a un’attenta e precisa anamnesi va distinta una vertigine periferica, di competenza dell’otorinolaringoiatra, da una vertigine centrale, di competenza neurologica. Le vertigini sono il principale sintomo che consente di riconoscere e differenziare la neurite dalla patologia idropica (sindrome di Ménière) e dalla vertigine parossistica: tutte manifestazioni che impattano significativamente sulla qualità della vita di chi ne soffre perché impediscono di svolgere normali attività come la guida di veicoli, il lavoro e la pratica di attività fisica. Altri sintomi tipici delle vertigini periferiche sono:
-acufeni dolore all’orecchio/sensazione di orecchio ovattato
-nausea
-vomito
-sensazione di stordimento
-aumento della salivazione
-instabilità
-abbassamento del tono dell’umore
La sintomatologia della neurite esordisce velocemente e inizialmente risulta particolarmente intensa. Dunque, nei giorni successivi, diminuisce di intensità, ma si acuisce (ovvero si intensifica) di nuovo ogni volta che si effettuano movimenti della testa bruschi o veloci.
Labirintite: cosa fare e come curarla
Sia in presenza dei sintomi appena descritti, sia in presenza di otite media, è opportuno effettuare una visita dallo specialista otorinolaringoiatra, che indicherà gli esami opportuni per la diagnosi (come esami del sangue, esame audiometrico, videooculonistagmografia, risonanza magnetica, TC). Successivamente, in base alla sintomatologia e al quadro clinico del singolo paziente, possono venire prescritti farmaci tra cui, antidolorifici, antistaminici, antibiotici, e corticosteroidi. A questi si associano spesso anche degli esercizi e dei trattamenti fisici che sono utili a ridurre la sintomatologia dolorosa. La neurite si risolve abitualmente in 1-2 mesi, ma i primi miglioramenti, anche nella qualità della vita, si possono avere anche tra la prima e la terza settimana di trattamento. Il consiglio, quando si verifica un attacco di vertigini, è quello di mantenere la testa ferma e se possibile diminuire l’illuminazione dell’ambiente circostante, per esempio spegnendo la luce o chiudendo le tapparelle/scuri ma solo per i primi momenti. In ogni caso, è sempre consigliato, fino alla completa risoluzione dei sintomi, evitare movimenti improvvisi del capo e diminuire drasticamente l’utilizzo di schermi retroilluminati, dallo smartphone, al computer, alla televisione. (Tratto da Salute, Humanitas)
Dott Maurizio De Stefani