Il falso mito delle proteine che danneggiano i reni

IL FALSO MITO DELLE PROTEINE CHE DANNEGGIANO I RENI

Cari lettori,

in questo articolo voglio sfatare il falso mito per cui le proteine, se assunte nella giusta dose, danneggiano i reni.
Su questo aspetto bisogna fare un po’ di chiarezza poiché, credendo a questa diceria di piazza, si corre il rischio di non assumere la giusta quota proteica giornaliera, e cadere in una sorta di catabolismo proteico a tutto vantaggio della massa grassa.
Molti credono che con una corretta alimentazione, dove in ogni pasto è presente una dose equilibrata di proteine, si assumano troppe proteine e si superi frequentemente il fabbisogno proteico giornaliero. Esiste la diffusa convinzione che mangiamo troppe proteine. Se però andiamo a calcolarne l’introito quotidiano nella dieta dell’italiano medio si scopre che le proteine non sono sufficienti, soprattutto nell’età avanzata.
La dose quotidiana, quindi divisa in più pasti, raccomandata dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per uomini e donne in normali condizioni di salute e di circa 1 grammo di proteine per chilogrammo di peso corporeo (1 GR. PROT X KG PESO CORP.).

Questa è la quantità minima di proteine che una persona deve assumere quotidianamente. Tutti i giorni.

Il fabbisogno proteico aumenta in determinate fasce d’età, quali infanzia, adolescenza e senescenza, nonché in situazioni particolari, come attività fisica, convalescenza, gravidanza e allattamento (l’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede per le donne incinte l’assunzione nel primo, secondo e terzo trimestre di gestazione rispettivamente di 1, 9 e ben 31 grammi aggiuntivi di proteine al giorno), risulta evidente come la quantità di proteine contemplata dalla dieta di tutti i giorni sia insufficiente in tanti casi. L’idea sbagliata che ha pranzo carboidrati e verdura e la sera un po’ di proteine, così come una colazione povera di proteine e basata sui carboidrati, porta ad uno scompenso nella massa muscolare, a tutto vantaggio della massa grassa.
E questo è tanto più vero nelle persone anziane.
Anche l’idea di mangiare una bella bistecca fiorentina di 500 grammi, nutrizionalmente, è sbagliata. In un singolo pasto, non si assumono più di 20 – 30 grammi di proteine. Di quella bella bistecca forse ne assorbiamo, proteicamente parlando, 200 grammi. Il resto passa e se ne va. Che spreco. Paradossalmente per assorbirne la quota proteica, quella bistecca andrebbe mangiata 100 grammi a colazione, 200 grammi a pranzo e 200 grammi a cena. Una donna che pesa 70 chili dovrebbe assumere circa 70 grammi di proteine giornaliere.

100 grammi di prosciutto cotto hanno circa 20 grammi di proteine.
100 grammi di legumi hanno circa 10 grammi di proteine.
100 grammi di verdura ed un frutto, forse hanno un contenuto proteico di 2-3 grammi.

La maggioranza degli italiani non ha un’alimentazione normo proteica, come alcuni ritengono e corre invece il pericolo opposto. Si ingeriscono, in media, MENO DI 50 grammi di proteine al giorno, che per un uomo di 70 non sono sufficienti. Noi italiani tendiamo a seguire una dieta fin troppo povera di proteine e, al contrario, sovraccarica di carboidrati, con ricadute prevedibili in termini di sovrappeso e maggiore predisposizione ad alcuni disturbi metabolici come il diabete, malattie cardiovascolari e persino diverse forme di cancro.
Le proteine, e gli amminoacidi che le costituiscono sono indispensabili alla vita e alla salute: rappresentano i “mattoni” dell’organismo e rendono possibile l’accrescimento e la riparazione dei tessuti, formano anticorpi, ormoni, enzimi, neurotrasmettitori e servono per trasportare in tutto il corpo le sostanze necessarie. Assumere una quantità insufficiente di proteine significa pregiudicare queste funzioni. ALTRO CHE LE PROTEINE FANNO MALE.  Le proteine, inoltre, hanno un indice di sazietà maggiore rispetto ai grassi ed ai carboidrati. Quando avete fame, e mangiate un bel pacchetto di cracker, dopo un po’ avete fame ancora. Se mangiate proteine, la fame passa. Come dimostrato in un lavoro recente dell’Health Sciences and Nutrition Department dell’Università dell’Australia. In questo lavoro hanno dimostrato che, nonostante un alto assorbimento di proteine aumenti la filtrazione glomerulare ed il flusso di plasma renale, non c’era nessuna evidenza dell’effetto negativo sul rene a lungo termine. Si potevano avere delle microalbuminerie in persone con una già pregressa insufficienza renale, ed in concomitanza anche in soggetti diabetici ed ipertesi. Anche la qualità delle proteine è importante. In un altro lavoro pubblicato su Nutrition and Metabolism in cui si affermava che la dieta può indurre in termogenesi, ossia un aumentato dispendio energetico rispetto al metabolismo basale. La conclusione di questo bel lavoro era che i principali determinanti per indurre termogenesi in una dieta, sono il contenuto energetico e la frazione proteica.
Le proteine svolgono un ruolo chiave nella regolazione del peso corporeo attraverso la sazietà la relativa termogenesi indotta. Molte persone anziane, vuoi per abitudine, vuoi per molte altre ragioni, non mangiano sufficienti quantità di proteine. Sono le proteine che formano i muscoli che tengono insieme le ossa dello scheletro. Non il grasso.

Le proteine fanno male a chi non le mangia in maniera sufficiente…..

Il metodo NutriSalus applica una alimentazione normo proteica, che si adatta alla costituzione e composizione corporea del paziente. Un metodo che induce termogenesi. Ovvero, mangiando si dimagrisce. Paradosso vero quanto reale. Le diete da fame non fanno dimagrire. Vi affamano e vi fanno perdere massa muscolare. E poi cominciano i dolori……

Dott. Angelo De Martino