EDULCORANTI SOSTITUTIVI DELLO ZUCCHERO: FANNO MALE O FANNO ADDIRITTURA BENE?
A VOLTE NUOCIONO ALLA SALUTE A VOLTE LA SALVANO
-) Il caso di un edulcorante “farmaco antitumorale” elettivo e selettivo con effetti collaterali minimi
-) La battaglia contro aspartame , condotta dall’Istituto Ramazzini di Bologna
Che cosa sono gli edulcoranti? ne facciamo spesso uso , ma non li conosciamo veramente bene, non sappiamo niente delle loro forme chimiche , delle loro proprietà biochimiche e nutrizionali.
Soprattutto non è sempre e del tutto chiaro se facciano male o bene alla salute….
Iniziamo con il dire che gli edulcoranti ,succedanei del saccarosio, possono essere distinti in due categorie:
gli edulcoranti intensivi e gli alditoli o polialcoli.
Per edulcoranti intensivi intendiamo sostanze che presentano un alto potere edulcorante, spesso superiore centinaia di volte a quello del saccarosio.
Sono quindi degli alimenti modificati, a ridotto contenuto di zuccheri aggiunti, alimenti a volte addizionati di fibre viscose.
Essi nascono dall’esigenza di disporre di sostanze, alimenti a ridotto apporto calorico con la capacità di non impattare sui livelli glicemici, specie in persone con diabete.
Gli edulcoranti intensivi maggiormente impiegati in Italia sono : saccarina, aspartame, acetasulfame ed i ciclammati.
Altri edulcoranti intensivi sono la neoesperedina diidrocalcone e la taumatina.
In questo articolo parleremo dell’ aspartame e della saccarina.
L’aspartame è stato ed è ancora un dolcificante molto dibattuto sul piano della salute e vedremo nel dettaglio le ricerche scientifiche a supporto di ciò, la saccarina di contro si dimostrerà un potenziale farmaco anti tumorale.
Procediamo con ordine .
Occorre iniziare con il sottolineare che spesso le industrie alimentari hanno la tendenza ha miscelare edulcoranti ad alta intensità , al fine di creare una sinergia di dolcezza che porti all’esaltazione del gusto a discapito della quantità.
L’autorizzazione e l’impiego dei dolcificanti intensivi sono sotto la direttiva 94/35/CE della Comunità Europea sugli additivi destinati ad essere utilizzati nei prodotti alimentari,
A tale direttiva, adottata nel giugno del 1994 e modificata una prima volta nel 1996 ( Gazzetta Ufficiale Comunità 174 del 17/06/1996) è stato proposto di includere l’impiego del SUCRALOSIO e del SALE di ASPARTAME e ACESULFAME. ( Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea C85/34 del 08/04/2003)
Per il SUCRALOSIO il Comitato economico europeo ha fissato una dose giornaliera accettabile (ADI) di 15 mg/kg di peso corporeo, mentre per il sale di ASPARTAME -ACESULFAME, il Comitato ha deciso di attribuire la valutazione di sicurezza dei due edulcoranti che lo compongono.
ASPARTAME E CANCRO
Lo studio sulla teratogenicità dell’aspartame fu condotta gia’ nel 2006-2007 dall’Istituto Ramazzini (RI),
il quale riportava che l’aspartame era in grado di provocare aumenti dose-correlati di tumori maligni, in più organi nei ratti e nei topi.
Si era osservato un aumento del rischio di cancro, nei ratti e topi, anche con dosi giornaliere di aspartame, ritenute accettabili.
Durante lo studio, condotto dai ricercatori di detto Istituto, si era osservato attraverso analisi di immunoistochimica e morfologica , una batteria di marcatori tumorali che confermavano la diagnosi di malignità nel 92,3% dei casi .
Ciò a conferma che l’aspartame è un cancerogeno chimico nei roditori e nella prole dei roditori esposti all’utilizzo di aspartame nella fase prenatale.
Alla luce di ciò i ricercatori , invitavano le agenzie alimentari a rivalutare i livelli di assunzione giornaliera accettabile (ADI) per l’aspartame nell’uomo.
Nel 1981, a seguito di valutazioni di sicurezza e tossicità, l’aspartame fu approvato dalla Food And Drug Administration come sostanza idonea all’uso negli alimenti.
Oggi, con una produzione annua che va dalle 3000-5000 tonnellate , l’aspartame è uno dei dolcificanti più utilizzati al mondo. Esso lo troviamo nei prodotti alimentari, nelle bevande, nelle gomme da masticare, yogurt, prodotti farmaceutici e caffè istantaneo.
Un uso abbondante lo si fa negli Stati Uniti soprattutto nella produzione di bevande a basso tenore calorico, le quali vengono ampiamente utilizzate dai bambini e dalle donne in gravidanza.
Le analisi e rianalisi da parte dell’Istituto Ramazzini di Bologna , confermarono che l’aspartame è un cancerogeno chimico nei roditori.
Il riscontro da parte del RI sull’aumento delle lesioni precancerose negli animali esposti all’aspartame, alla dose di 100mg/kg di peso corporeo è motivo di grande preoccupazione, poichè tale dose è una dose relativamente bassa e molto vicina alla dose giornaliera accettabile (DGA) stabilita dalle Agenzie di Regolamentazione nella Unione Europea e negli Stati Uniti.
Un consumo , anche sopra tali livelli minimi sono comuni specie nei bambini piccoli o neonati a causa della loro maggiore necessità di assumere cibo e nelle donne in stato interessante , al fine di contenere il peso corporeo.
L’esposizione fetale all’aspartame, però è una conseguenza inevitabile.
Questi risultati ottenuti dal gruppo di ricerca dell’Istituto Ramazzini, sollevarono la possibilità che l’aspartame potesse contribuire all’attuale aumento dell’incidenza della leucemia e di altri tumori nei bambini.
Ad oggi un secondo studio epidemiologico, condotto dall’Harvard Nurses Health Study ha valutato attentamente le esposizioni dei soggetti o meglio della popolazione che assume aspartame ed ha riportato un rischio significativamente elevato di linfoma non -Hodgkin (NHL) nei maschi che consumano una o più porzioni di bevande a base di aspartame. ( PJ. Landrigan, K Straif-Environmental Health, 2021-Springer)
LA SACCARINA …CAPACE DI UCCIDERE LE CELLULE TUMORALI
Studi recenti, indicano che la saccarina può effettivamente e selettivamente uccidere le cellule tumorali umane. ( Studio pubblicato sul Journal of Medicinal Chemistry di ACS)
Gli scienziati hanno dimostrato che la saccarina è in grado di legarsi selettivamente ed inibire l’attività enzimatica della proteina ANIDRASI CARBONICA IX , responsabile della sopravvivenza delle cellule tumorali nei microambienti acidi e poveri di ossigeno, tipico di molti tumori.
Questo tipo di enzimi vengono prodotte prevalentemente da parte delle cellule tumorali, solo nel tratto gastro intestinale le troviamo anche nelle cellule sane. In un organismo sano, ovvero non affetto da carcinoma le anidrasi carboniche che troviamo sono quelle di tipo I e II.
La saccarina , come l’acefulfame K sono in grado di riconoscere e legarsi selettivamente con l’anidrasi carbonica IX divenendo così possibili farmaci anti-cancro con effetti collaterali minimi.
Un team di ricerca ha progettato e sintetizzato una serie di 20 composti risultanti dalla combinazione di strutture di saccarina e acesulfame K , a cui sono stati aggiunti vari gruppi chimici in posizioni specifiche. Alcuni di questi composti hanno mostrato maggiore potenza e selettività nei confronti di CA IX rispetto ai dolcificanti originali.
La proteina carbonica IX è presente in alcuni tipi di cancro molto aggressivi. Essa è uno dei fattori trainanti della crescita e diffusione dei tumori al seno. polmone, fegato, reni, pancreas e cervello.
A seguito di tali scoperte un team di scienziati della Griffith University in Australia, ha creato un composto in cui una molecola di glucosio viene chimicamente legata alla saccarina , ottenendo grandi effetti terapeuci con riduzione notevole dei livelli di saccarina ed aumento di 1000 volte la probabilità di legarsi all’enzima anidrasi carbonica IX.
Alcuni dei derivati della saccarina sono stati in grado di uccidere le cellule tumorali del polmone (A549), della prostata ( PC3) e del colon (HT-116), cresciute in laboratorio, risultando non dannosi per le cellule sane.
Dott.ssa Michela Gasparrini
( PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE: Bua S et al: Supuran CT.J.Med Chim. 2019 Dec 18
Cornelio B. et al Eur J.Med:Chem. 2019 Aug 1; 175:40-48
Peer Reviewed Pubblication, American Chemical Society, 23 Marc2015