Il cacao e la sua storia

 

La pianta ha origini antichissime , sembra risalga a più di 5000 anni prima di Cristo nell’ampia zona del Rio delle Amazzoni e nell’Orinoco tra la Colombia ed il Venezuela . Il popolo dei maya intorno all’anno 1000 a. C. presso la zona dello Yuchatan è certo fosse abituato ad un largo consumo di cacao spesso abbinato a spezie e mais soprattutto in occasione di riti pubblici da parte di nobili , combattenti e sovrani . Secondo alcuni cultori e studiosi l’origine del cacao è attribuibile al termine azteco “xocoatl” e per la precisione esso pare abbia avuto il suo inizio di crescita e sviluppo e successivamente coltivazione , nella zona dell’America centrale dove il clima tropicale e la foresta pluviale ne hanno favorito i presupposti per un rigoglioso e sano sviluppo . E’ anche accettata una versione etimologica  della lingua dei maya dove CAC significa “rosso” e CAU vuol dire “fuoco”. E’ accertato che oltre ai maya anche il popolo degli aztechi fosse incuriosito ed impegnato alla coltivazione e produzione della pianta del cacao . Questo popolo associò la bevanda della cioccolata alla dea della    fertilità Xochiquetzal , proprio perché in seguito all’aggiunta del peperoncino gli effetti considerati afrodisiaci indussero ad attribuire un aumento delle capacità virili e sessuali esclusivamente al consumo di cacao . Nell’arco dei secoli dai maya e aztechi la bevanda del cacao vide un consumo sempre crescente fino ad arrivare intorno al 1500 d. C. allorquando Cristoforo Colombo in occasione dei suoi successivi viaggi in America ebbe l’occasione di assaggiare quella “curiosa bevanda amara” . L’esploratore spagnolo Hernan Cortez nell’anno 1519 sembra sia stato il primo a procurarsi un notevole carico di semi di cacao con il preciso scopo di importarli nella sua terra d’origine ovvero la penisola iberica . Dopo un lungo periodo d’importazione dei semi di cacao , la ricetta che nel XVI sec. è rimasta segreta per lungo tempo , fu scoperta dai monaci spagnoli che ebbero cura di sostituire al peperoncino ed alle spezie copiose dosi di zucchero e vaniglia in modo da rendere la bevanda molto più appetibile . Il diciassettesimo secolo vide la diffusione della bevanda del cacao dalla penisola iberica alla Francia in seguito al matrimonio della figlia del re di Spagna con Luigi XIII , fu così che tra i nobili francesi si diffuse l’uso abituale della cioccolata . Si diffuse infatti a quell’epoca un regolare consumo di questa bevanda , soprattutto presso le corti e le nobili casate di Vienna , Parigi e Firenze . Nello stesso periodo appunto anche in Italia , presso la corte toscana di Cosimo III , il medico e filosofo Francesco Redi ebbe il merito d’aver inventato la “cioccolata al gelsomino” infatti in quegli anni si arrivò a produrre una cioccolata molto più addolcita grazie all’aggiunta della pianta del gelsomino oltre a quella della  vaniglia e cannella . Col passare degli anni si arriva al 1800 che vede la nascita del primo prodotto solido di cioccolato denominato “cioccolatino” inventato da  Duret a Torino ,  inoltre nell’arco del diciannovesimo secolo si diffuse anche in Inghilterra il “culto” dell’impiego della cioccolata . Oggi il maggior produttore di cacao è la Costa d’Avorio . Il nome scientifico coniato da Linneo è Theobroma cacao, esso deriva dal latino e significa “cibo degli dei” . La pianta del cacao appartiene alla famiglia delle sterculiacee e la parte impiegata nell’alimentazione è rappresentata appunto dai semi i quali tra le altre sostanze contengono dei principi farmacologicamente attivi detti alcaloidi. Tra questi si ricorda la caffeina, la teobromina ed altre basi xantiniche . La bevanda di cioccolato ha un alto potere calorico ed è classificata tra quelle ad attività tonico-nervina . Un consumo attento stimola efficacemente il rilascio del neurotrasmettitore serotonina responsabile del tono dell’umore , inoltre Il burro di cacao che si ottiene in seguito alla spremitura dei semi trova impiego per l’allestimento di pomate per le labbra e nei suppositori . Interessante è anche il liquore al cioccolato ed alla crema di cioccolato che vede l’impiego di ingredienti come l’alcool , lo zucchero , la vaniglia ma soprattutto la miglior varietà di cioccolato amaro ( la varietà Criollo ) . Il cacao è caratterizzato da un alto contenuto di sostanze antiossidanti denominate polifenoli , fenoli e tannini  efficaci nella prevenzione dell’ossidazione delle lipoproteine plasmatiche e nel contrastare i radicali liberi . Queste sostanze destano sempre un grande interesse nell’ambito della ricerca di rimedi efficaci contro le patologie cardiovascolari e degenerative .

Dott. Filippo d’Alfonso

 

BIBLIOGRAFIA :

IL FARMACISTA 2008 ed. TECNICHE NUOVE , AA.VV.

STORIA DELLE ABITUDINI ALIMENTARI ed. TECNICHE NUOVE , Giancarlo Signore

LIQUORI SALUTARI la storia e l’arte di una creazione ed. ABOCA , Renato Vicario