Pillola-News Salute-febbraio 2020

PILLOLA – News Salute Anno 5 n.° 02 (Approfondimenti
professionali per la categoria) FEBBRAIO 2020
a cura del collega dr. Maurizio De Stefani
di *TUTTI i FARMACISTI* NeTworK info-salute Group
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PREVENZIONE E SALUTE

FARMACI AL VOLANTE: ecco come
Evitare Pericolose “INTERFERENZE”

La maggior parte dei medicinali non è incompatibile
con la guida, tuttavia alcuni principi attivi presentano
effetti collaterali (come sonnolenza, offuscamento
della vista, nausea, difficoltà di concentrazione) che
rendono pericoloso per sé e per gli altri condurre un
mezzo di trasporto. DIECI consigli per non rischiare.
Sonnolenza, vista offuscata, vertigini Al volante, si sa,
occorrono concentrazione, lucidità, prontezza di
riflessi se capita un imprevisto sulla strada. Se
assumiamo delle medicine, può essere rischioso
guidare? Sulla questione fa chiarezza l’organismo
americano preposto alla regolamentazione di prodotti
alimentari e farmaceutici, Food and Drug
Administration: «Sebbene la maggior parte dei
farmaci non influisca sulla capacità di guidare, alcuni
medicinali con obbligo di prescrizione o da banco
possono avere effetti collaterali e provocare reazioni
che rendono pericoloso condurre un mezzo di
trasporto, tra le quali  sonnolenza, vista offuscata,
vertigini, movimenti a rilento, nausea, difficoltà a
mantenere l’attenzione o a mettere a fuoco,
svenimenti, eccitabilità». Di seguito, i prodotti più
comuni che richiedono maggiori cautele alla guida e i
consigli su cosa fare se li assumiamo. Il foglietto
illustrativo Nessun allarmismo, ma neanche
sottovalutazione del potenziale rischio di incidenti
stradali dovuti all’uso di alcuni medicinali.
«Occorrerebbe una maggiore attenzione anche da
parte delle istituzioni. Ci sono farmaci che possono
interferire negativamente sia con le funzioni motorie
sia cerebrali, con importanti ricadute sulla
concentrazione e sui riflessi e, di conseguenza, sulla
capacità di guida». Che cosa fare per viaggiare «in
sicurezza» per sé e gli altri? «Il foglietto illustrativo
allegato a ogni confezione dei medicinali riporta gli
eventuali effetti sulla guida e va letto attentamente
prima di mettersi al volante». In caso di dubbi,
chiedete sempre al medico o al farmacista.
Gli Oppioidi
I farmaci oppioidi, impiegati per il trattamento del
dolore (non solo oncologico) e prescritti dal medico,
anche di famiglia, sulla ricetta rossa del Servizio
sanitario, potrebbero provocare sonnolenza e
alterazioni della percezione della realtà.
«Appartengono alla categoria delle sostanze
psicotrope (o psicoattive). Benché il trattamento del
dolore cronico con oppioidi non possa di per sé
escludere l’idoneità alla guida, la normativa italiana
non fa distinzione tra chi li utilizza a scopo terapeutico
e chi invece ne abusa per uso voluttuario, per cui, nel
corso di un controllo di routine della polizia stradale,
chi viene trovato alla guida positivo al test per
sostanze psicoattive, usate per qualunque scopo,
viene sottoposto alle stesse sanzioni». È l’art. 187 del
Codice della strada a stabilire che «è vietato guidare
in condizioni di alterazione fisica e psichica correlata
con l’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope».
Gli ansiolitici
Anche gli ansiolitici che appartengono alla famiglia
delle Benzodiazepine (diazepam, lorazepam, ecc.)
rientrano tra le sostanze psicotrope dispensate solo
con ricetta medica. «Sono utilizzati per il controllo
dell’ansia e anche per combattere l’insonnia. Possono
indurre sedazione e sonnolenza, alterando così la
capacità di guida e aumentando il rischio di provocare
incidenti stradali. L’effetto sedativo può dipendere da
alcuni fattori, quali:  dose, età, durata del farmaco in
circolo, interazioni con altri farmaci, consumo di alcol
che, anche in piccole quantità, può avere effetti
accentuati se associato all’uso di ansiolitici». Deve
fare attenzione alla guida anche chi fa alcuni esami
diagnostici. «es. – chi si sottopone a una sedazione,
sia pure blanda, per fare colonscopia o gastroscopia,
deve attendere almeno un paio d’ore prima di guidare,
così come per la risonanza con mezzo di contrasto».
Farmaci per l’insonnia
Alcuni medicinali per l’insonnia, usati da chi ha
difficoltà ad addormentarsi o non riesce a dormire,
potrebbero rendere meno vigili anche la mattina dopo,
quindi bisogna fare particolare attenzione alla guida.
Un ingrediente comune in un farmaco per il sonno
ampiamente prescritto è lo Zolpidem, che appartiene
a una classe di medicinali chiamati sedativi-ipnotici. I
medicinali contenenti Zolpidem, in particolare le forme
di rilascio prolungato, possono compromettere la
capacità di guida e altre attività anche la mattina
successiva. I preparati a base di Zolpidem a rilascio
immediato e prolungato sono venduti come farmaci da
banco. Non bisogna dare per scontato che i farmaci
per l’insonnia, senza prescrizione medica, siano più
sicuri. Chi assume questi medicinali e deve guidare,
può chiedere al proprio medico di rimodulare il
dosaggio per prendere la dose minima efficace.
Antiepilettici
I farmaci antiepilettici per il controllo di crisi
convulsive possono provocare, soprattutto agli inizi,
sedazione, disturbi di coordinazione, senso di
stordimento e vertigini. Chi ha necessità di guidare
non deve interrompere autonomamente la terapia,
altrimenti rischia ancora di più se sopraggiunge una
crisi durante la guida, ma deve rivolgersi allo
specialista che valuterà se rimodulare le dosi o
modificare il tipo di farmaco. In base alla normativa le
persone con epilessia possono guidare purché non
abbiano avuto crisi convulsive da almeno un anno: 
deve attestarlo il certificato di un neurologo di una
struttura pubblica da presentare alla commissione
medica preposta al rilascio o rinnovo della patente. «I
farmaci antiepilettici possono essere impiegati anche
quando si ha un trauma cranico, per prevenire una
crisi epilettica: è preferibile non guidare nei successivi
7-10 giorni dopo l’assunzione del farmaco».
Antiepilettici I farmaci antiepilettici per il controllo di
crisi convulsive possono provocare, soprattutto agli
inizi, sedazione, disturbi di coordinazione, senso di
stordimento e vertigini. Chi ha necessità di guidare
non deve interrompere autonomamente la terapia,
altrimenti rischia ancora di più se sopraggiunge una
crisi durante la guida, ma deve rivolgersi allo
specialista che valuterà se rimodulare le dosi o
modificare il tipo di farmaco. In base alla normativa
vigente, le persone con epilessia possono guidare
purché non abbiano avuto crisi convulsive da almeno
un anno:  deve attestarlo il certificato di un
neurologo di una struttura pubblica da presentare alla
commissione medica preposta al rilascio o rinnovo
della patente. «I farmaci antiepilettici possono essere
impiegati anche quando si ha un trauma cranico, per
prevenire una crisi epilettica: è preferibile non guidare
nei successivi 7-10 giorni dopo l’assunzione del
farmaco».
Antidepressivi
I farmaci per il trattamento della depressione e delle
malattie psichiatriche di solito manifestano effetti
sedativi evidenti alle prime somministrazioni. Sono
impiegati sotto stretto controllo medico per cui il
dottore, caso per caso, consiglia di adottare le
opportune precauzioni di impiego, soprattutto alla
guida che, per i pazienti con forme gravi di malattia,
può essere vietata. Inoltre, la Fda raccomanda
particolare attenzione, prima di mettersi al volante, se
si assumono medicinali quali:  rilassanti muscolari;
per il trattamento e il controllo della dissenteria; 
preparati che prevengono o trattano i sintomi della
chinetosi (mal d’auto, di mare, d’aereo);  pillole
dimagranti e altri farmaci con stimolanti che
contengono, per es., caffeina, efedrina,
pseudoefedrina. Tutti questi prodotti possono
interferire con la capacità di guidare, quindi è bene
verificare gli eventuali effetti sulla guida riportati nel
foglietto illustrativo.
Antistaminici
Gli antistaminici sono impiegati per diversi tipi di
allergie e, in associazione con alcuni principi attivi, si
utilizzano come decongestionanti nasali, per calmare
la tosse o come analgesici. Questi medicinali, in
particolar modo quelli di prima generazione, possono
interferire con la guida e con l’uso di macchinari
pesanti da lavoro, sottolinea la Fda. I motivi? Possono
rallentare i tempi di reazione, rendere difficile la
concentrazione e causare una leggera confusione
anche senza sonnolenza. Chi acquista un farmaco
antistaminico da banco, senza obbligo di ricetta
medica, prima di utilizzarlo deve leggere attentamente
le avvertenze del foglietto illustrativo. Inoltre, quando
si utilizzano alcuni antistaminici, bisogna evitare di
bere alcolici o assumere farmaci per l’insonnia: queste
combinazioni possono aumentare gli effetti sedativi.
Antidiabetici
Chi soffre di diabete, in terapia con insulina o
ipoglicemizzanti orali, potrebbero andare incontro a
crisi ipoglicemiche o iperglicemiche, per esempio, se
salta un pasto o una dose o se si sottopone a sforzi
eccessivi, che possono alterare la lucidità mentale e,
di conseguenza, la capacità di guidare. «Se si
avvertono segni di ipoglicemia o iperglicemia, bisogna
rivolgersi subito al proprio medico o a un presidio
sanitario».
Anche i farmaci antipertensivi, impiegati per
ridurre la pressione arteriosa, possono interferire con
la guida. «L’inizio del trattamento è il momento più
delicato. Un eccessivo calo della pressione, infatti,
può causare la comparsa di vertigini e senso di
svenimento, oppure agire sul sistema nervoso
centrale, provocando sonnolenza e rallentamento dei
riflessi». Mai bere alcolici La somministrazione di
farmaci «va sempre distanziata dall’assunzione di
bevande alcoliche, sarebbe da evitare del tutto
quest’abbinamento che può risultare molto pericoloso.
L’alcol agisce su numerose funzioni cerebrali,
dall’attenzione alla percezione, fino alla valutazione,
per es., di un rischio; gli effetti sono strettamente
correlati alla quantità di alcol presente nel sangue.
L’interazione coi medicinali può influire negativamente
su tempi di reazione e attenzione» -sottolinea la
farmacologa -. Se assunto con farmaci, l’alcol è in
grado, in alcuni casi, di ridurre la loro efficacia
terapeutica e di provocarne un sovradosaggio, con
conseguente tossicità». Il Codice della strada vieta la
guida in stato di ebbrezza, cioè oltre il limite di 0,5
grammi/litro di alcol nel sangue. Per neopatentati (da
meno di 3 anni), chi ha meno di 21 anni e guidatori
professionali il tasso alcolemico deve essere zero:
non si beve se si guida. ( TRATTO da Salute,
Corriere)
IL Meglio delle Pillole-News Salute a
cura del collega dr. Maurizio De
Stefani, fondatore di *TUTTI i
FARMACISTI* il 1° Gruppo Nazionale
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