Le risposte infiammatorie possono accelerare lo sviluppo di malattie vascolari o diabete di tipo 2.

Care lettrici e lettori,
molto spesso si utilizzano dei fast-food per mangiare di corsa o per portare i propri figli a passare un momento
diverso. Due recenti ricerche hanno dimostrato come un abuso od un utilizzo costante o frequente di
determinati cibi, i cosiddetti cibi spazzatura, o di una costante nutrizione sbagliata possa avere un effetto
devastante sulla nostra salute.
Il fast-food rende il sistema immunitario più aggressivo.
Uno studio pubblicato sulla rivista “Cell”, sull’uso dei fast-food dimostra che il consumo cibo non salutare
sembra rendere, a lungo termine, le difese del corpo più aggressive. Anche molto tempo dopo il passaggio a
una dieta sana, l’infiammazione verso la stimolazione immunitaria innata è molto più pronunciata. Questi
cambiamenti a lungo termine possono essere coinvolti nello sviluppo di arteriosclerosi e diabete, malattie
legate al consumo di dieta occidentale ricca di grassi.
I ricercatori hanno nutrito i topi per un mese con una cosiddetta “dieta occidentale “ricca di grassi, ricca di
zuccheri e povera di fibre. Gli animali hanno quindi sviluppato una forte risposta infiammatoria in tutto il corpo,
quasi come dopo un’infezione da batteri patogeni e pericolosi.
La dieta malsana ha portato ad un inaspettato aumento del numero di alcune cellule immunitarie nel sangue,
in particolare granulociti e monociti.
Quando i ricercatori hanno sottoposto i roditori la loro tipica dieta a base di cereali per altre quattro settimane,
l’infiammazione acuta è scomparsa. Ciò che non è scomparso è stata la riprogrammazione genetica delle
cellule immunitarie e dei loro precursori: anche dopo queste quattro settimane, molti dei geni che erano stati
attivati durante la fase di fast-food erano ancora attivi.
Le risposte infiammatorie possono accelerare lo sviluppo di malattie vascolari o diabete di tipo 2.
Nell’arteriosclerosi, ad esempio, i tipici depositi vascolari, le placche, consistono in gran parte di lipidi e cellule
immunitarie. La reazione infiammatoria contribuisce direttamente alla loro crescita, poiché le cellule
immunitarie appena attivate migrano costantemente nelle pareti dei vasi alterati.
Collegamento tra cibi altamente trasformati e il cancro.
Un recente studio, condotto su 104.980 adulti con un’età media di 43 anni, riporta una possibile associazione
tra l’assunzione di alimenti altamente trasformati (“ultra-elaborati” o cibo spazzatura) nella dieta e lo sviluppo
del cancro.
Gli alimenti ultra-elaborati includono prodotti da forno confezionati e snack, bevande gassate, cereali
zuccherati, patatine fritte, piatti pronti e prodotti a base di carne ricostituiti, spesso contenenti alti livelli di
zuccheri, grassi e sale, ma privi di vitamine e fibre. Si ritiene che rappresentino fino al 50% del consumo totale
giornaliero di energia in molti paesi sviluppati.
I ricercatori hanno valutato le potenziali associazioni tra l’assunzione di cibo ultra-elaborato e il rischio di cancro
in generale, così come quello dei tumori del seno, della prostata e dell’intestino.
Dai risultati è emerso che un aumento del 10% nella proporzione di alimenti ultra-elaborati nella dieta era
associato ad aumenti del 12% nel rischio di cancro globale e dell’11% nel rischio di cancro al seno.
Non è stata rilevata un’associazione significativa tra alimenti meno elaborati e rischio di cancro, mentre il
consumo di alimenti freschi o minimamente lavorati (frutta, verdura, legumi, pasta integrale, uova, carne,
pesce e latte) era associato a minori rischi di cancro e carcinoma mammario in generale.
Sempre di più viene confermata la validità del protocollo dieto-terapico NutriSalus.
BIBLIOGRAFIA
BMJ 2018; 360 doi: https://doi.org/10.1136/bmj.k322
Cell Volume 172, Issues 1-2, p162–175.e14, 11 January 2018

Dott Angelo De Martino